Oggi si celebra la giornata mondiale contro l’abuso e il traffico illecito di droga, ricorrenza istituita nel 1987 dall’Assemblea delle Nazioni Unite con la Risoluzione 42/112 . Si inserisce nel programma dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite attraverso l’obiettivo 3 che stabilisce il bisogno di “rafforzare la prevenzione e il trattamento di abuso di sostanze, tra cui l’abuso di stupefacenti e il consumo nocivo di alcol”. I paesi membri si impegnano così a cooperare contro l’abuso di droga. Ogni anno questa giornata può essere un’occasione per ricordare che il problema della droga ancora esiste e diventa sempre più grave e per diffondere consapevolezza riguardo i rischi e la pericolosità del suo consumo e abuso.
Consumo tra gli adolescenti di droghe
Ieri è stata letta in Parlamento la Relazione annuale sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia nel 2024, che raccoglie i dati del 2023. Rispetto al 2022 sono aumentate le percentuali di studenti tra i 15 e i 19 anni che hanno fatto uso almeno una volta nel corso dell’anno di cocaina, stimolanti, allucinogeni e nuove sostanze psicoattive. Solo per la cannabis c’è una diminuzione dell’uso.
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Il 39% di chi usa cocaina si è avvicinato alla droga prima dei 15 anni. Nel 2023 280 mila studenti hanno usato psicofarmaci senza prescrizione medica.
Droghe pure e forme particolari
Dai dati emerge anche un incremento nella purezza di alcune sostanze: “Le analisi di laboratorio eseguite sui sequestri hanno evidenziato un aumento del contenuto medio di Thc (tetraidrocannabinolo) nei prodotti derivati dalla cannabis”. Soprattutto nei prodotti a base di resina (hashish). Stessa cosa per la cocaina base (crack).
Le droghe, soprattutto quelle di ultima generazione, appaiono sotto forme particolari. Aumentano droghe con valori di Thc superiori al 50% che appaiono come polveri colore beige chiaro o gel pastoso di colore ambra o marrone o liquido che può diventare vapore nelle sigarette elettroniche.
“Nel caso dell’hashish si registra la comparsa di prodotti a basso tenore di Thc (<1%), ma adulterati con un cannabinoide sintetico (esaidrocannabinolo)” dice la relazione.
C’è inoltre un possibile allarme Fentanyl nelle carceri, che come dice il ministro della Giustizia Nordio: “Una dose è equivalente a 100 volte una dose di eroina, un grammo ti manda all’altro mondo. La cosa ancora più allarmante è che rischia di entrare nelle carceri, perché entra attraverso applicazioni in cerotti che vengono anche prescritti all’interno del carcere. Stiamo facendo una mirata attività di monitoraggio sul Fentanyl nelle carceri”. Il ministro ha messo in guardia anche su un’ulteriore droga più potente che è il Carfentanil.
Droghe e il sistema assistenziale
Il ministro della Salute Orazio Schillaci dice che “nel 2023 i Servizi ambulatoriali pubblici per le Dipendenze (SerD) hanno assistito in totale 132.200 persone tossicodipendenti (1,7% in più rispetto al 2022) di cui 17.423 nuovi utenti”. È salita l’età media delle persone prese in carico: “Per i nuovi utenti dal 1999 al 2023 è salita da 28 a 34 anni, mentre per gli utenti già in carico da 31 a 44 anni“.
La maggior parte delle persone che si rivolgono ai SerD utilizzano l’eroina seguita da cocaina, crack e poi cannabinoidi.
Droghe e ruolo della scuola e della famiglia
È fondamentale partire dalle famiglie e dalle scuole per sensibilizzare i ragazzi sull’assunzione di alcol e droghe. Il ministro Valditara ha detto che “serve una didattica attrattiva, coinvolgente, partecipativa. Un ripristino del senso del dovere, della cultura del lavoro già nelle scuole: quando ci si appassiona ad un lavoro, non si ha tempo per distrarsi verso altre realtà. Decisivo il coinvolgimento delle famiglie, dove spesso manca la consapevolezza dell’incidenza che una dipendenza può avere sulla salute e le prospettive di un figlio”. Inoltre è stata stipulata una convenzione con l’Ordine degli psicologi per inserire un presidio in ogni scuola, ma lo psicologo deve intervenire solo in casi veramente gravi.
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