“La nostra Chiesa è ferita. Il nostro presbiterio è ferito“. Commenta così monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, il comportamento “scandaloso” di alcuni di preti, nel corso della Messa crismale di questa mattina in Duomo, avvertendo di come questi episodi diventino “una ferita per tutto il presbiterio, e tutti ne siamo umiliati e in qualche modo avvertiamo che è incrinata la fiducia verso tutti noi“. Un intervento scaturito dalle vicende che hanno colpito la diocesi di Brescia con l’arresto del prete ieri, e la denuncia di un altro nelle settimane scorse a Monza, entrambi accusati di abusi su minorenni.
“Sono emerse situazioni ed elementi di criticità che consigliano di interrompe immediatamente l’esperienza nella comunità parrocchiale“. Erano state queste invece le parole della lettera letta in chiesa dal Vescovo di Brescia, Pietrantonio Tremolada, con cui aveva intimato al parroco di dimettersi, dopo che un giovane aveva raccontato di aver subito attenzioni da parte del sacerdote.
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Le accuse a carico del parroco bresciano
Si tratta di quanto accaduto nella diocesi della città lombarda, dove è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare per un parrocchiano, ora ai domiciliari, che sarebbe accusato di violenza sessuale. “Lo smarrimento che questa decisione provoca in tutti voi fedeli è comprensibile“, continua la lettera del vescovo spiegando che il parroco ha rimesso il mandato per poter proseguire “con più libertà il suo cammino personale“.
L’ipotesi di reato a carico dell’indagato vedrebbe anche l’aggravante della minore età delle vittime. Inoltre, le dimissioni del sacerdote sono state minate anche a causa di altri episodi che risalirebbero al periodo in cui era curato in una parrocchia ad Adro, in Franciacorta, sempre nella provincia di Brescia, ovvero dal 2011 al 2013. Le presunte vittime anche in questi casi sarebbero stati minori che gli erano stati affidati per lo svolgimento di attività parrocchiali.
Brescia, le indagini con la collaborazione della Diocesi
La notizia dell’arresto del parroco è stata resa nota dai carabinieri della Compagnia di Verolanuova, a Brescia spiegando che nei confronti del religioso di 48 anni, è stato dato esecuzione ad un’ordine di custodia cautelare, emessa dal gip di Brescia su richiesta della locale procura, che dispone gli arresti domiciliari. Le indagini sono state avviate dai Carabinieri di Borgo San Giacomo e dal Norm della Compagnia di Verolanuova.
La Diocesi di Brescia ha espresso la propria disponibilità a collaborare con le autorità competenti per garantire che la verità venga a galla e che eventuali comportamenti illeciti siano affrontati con la massima serietà e trasparenza.
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