Il 25 Aprile è la data del giorno della Liberazione, ma molti non sanno che nella stessa giornata vi è un’altra importante ricorrenza: la festa di San Marco, uno degli evangelisti e santo patrono della città di Venezia. Il santo, nel capoluogo veneto, viene festeggiato con grande devozione, e non mancano alcune tradizioni particolari legate a questa festa.
25 Aprile, le reliquie di San Marco
La storia della città di Venezia si lega in maniera indissolubile con quella delle spoglie dell’evangelista Marco, che ne è diventato il protettore dopo alcune leggendarie peripezie.
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Il santo infatti si trovava sepolto ad Alessandria d’Egitto, dove era morto da martire fra il 68 e il 72 d.C., ma nell’828 il suo riposo era minacciato dalle invasioni degli arabi, che ne volevano la distruzione. Per fortuna due mercanti veneziani riuscirono a trafugare il corpo e a portarlo a Venezia, dove poi venne costruita la celebre basilica accanto a palazzo ducale per custodirlo.
Da allora Marco divenne il patrono di Venezia, sostituendo san Teodoro, e il simbolo dell’evangelista divenne anche quello della città: il celebre leone alato di San Marco, che si dice sia apparso in sogno al santo profetizzandogli il suo futuro ruolo di protettore di Venezia.
25 aprile, il bocòlo
Se si passeggia per Venezia il 25 aprile si vedrà che molti uomini indossano un bocciolo di rosa rossa sui vestiti, che poi consegneranno alla donna amata. Questa è una tradizione molto interessante della festa di san Marco, quella del bocòlo. Si racconta, infatti, dell’infelice amore di Tancredi e di Maria Partecipazio, la figlia del doge. La loro storia era osteggiata dal padre di lei, e il giovane partì per la battaglia di Roncisvalle per dimostrare al doge il suo valore.
Tancredi però fu ferito mortalmente e con i suoi ultimi respiri, essendo caduto in un roseto, fece inviare alla sua Maria una rosa insanguinata, simbolo del suo amore eterno. Ricevutala, si dice che la ragazza morì di dolore, ma i due amanti continuano a vivere ogni 25 aprile, quando un uomo consegna il suo bocòlo dichiarando il suo amore.
25 aprile, le celebrazioni
A Venezia il 25 aprile è un giorno di festa perpetuo. Anticamente si eseguiva una lunga processione, che attraversava tutta la città. Oggi si è persa questa tradizione, ma vengono celebrate in basilica le due famose messe di san Marco, una la mattina e l’altra ai vespri. Successivamente accanto al palazzo ducale si tiene la consegna del “premio san Marco” che il sindaco in persona conferisce ad uno fra i cittadini che si è distinto particolarmente durante l’anno per il suo impegno civico.
Non mancano poi le tradizioni culinarie, come quella dei “risi e bisi“, un piatto tipico a base di riso e piselli freschi. Si dice che questa pietanza venne portata in città dalle terre bizantine nell’epoca della Serenissima, e da ogni anno il 25 aprile un piatto di risi e bisi veniva presentato al doge, proprio in occasione del giorno di san Marco.
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