Cinema, atteso tavolo per discutere della Tax Credit: la richiesta del settore

Il 23 aprile è atteso un tavolo organizzato dalla sottosegretaria Lucia Borgonzoni per discutere della Tax Credit, dopo la richiesta arrivata dalle associazioni di categoria

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Cambio importante per il mondo del cinema italiano, il 23 aprile è atteso un tavolo per discutere del Tax Credit che riguarda sia gli aiuti finanziari nel settore, sia le regole sull’uso dell’intelligenza artificiale.

Il cinema indipendente è a rischio estinzione, quel cinema da dove provengono i nuovi autori attraverso i quali si costruisce e si preserva il futuro culturale del nostro Paese, che è anche ispirazione per il resto del mondo”, era stata questa la richiesta dell’associazioni che si occupano di cinema lo scorso marzo. “Da crisi dell’occupazione si è giunti rapidamente a una crisi culturale. È urgente che il Governo e le Istituzioni rispondano alle necessità del settore cinematografico e audiovisivo con la massima priorità“, dunque per venire incontro a tali esigenze, la sottosegretaria alla cultura, Lucia Borgonzoni, ha indetto un tavolo per discutere di ciò.

Tax Credit cinema: su cosa si agirà

Lucia Borgonzoni fa presente che il prossimo 23 aprile si terrà questo tavolo per discutere di una problematica importante: “L’incontro con le associazioni sarà l’occasione per confrontarci su questioni non di mia diretta competenza, ma di forte interesse per il settore. Al 7 aprile, con l’attuale finestra tax credit risultano pervenute richieste di credito di imposta per 349 opere italiane, a cui si aggiungono 50 opere internazionali che hanno chiesto il credito d’imposta per venire a girare in Italia“.

Questa riunione arriva a seguito di alcune polemiche che riguardano il settore, alla poca stabilità economica che viene loro garantita. Le maestranze hanno bisogno di concretezza e decreti su cui possono far valere i propri diritti: “Ormai da un anno il settore del cinema e dell’audiovisivo vive nell’incertezza del suo futuro. Questo è un lavoro da cui dipendono famiglie intere, eppure più del 70% delle maestranze, attori e autori sono senza occupazione, molti da più di un anno, quasi tutti senza prospettive di lavoro davanti a sé. Ogni giorno in più di rimando è un pezzo del settore che sparisce per sempre“.

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