L’attore e surfista Tamayo Perry, 49 anni, è stato ucciso da uno squalo mentre faceva surf alle Hawaii a Goat Island, al largo di Oahu. A renderlo noto i servizi di emergenza di Honolulu che l’hanno soccorso nella zona di Malaekahana, a nord dell’isola. L’uomo era famoso nel mondo del surf e per aver preso parte al 4 capitolo della saga de “I Pirati dei Caraibi” nel 2011.
Tamayo Perry, l’incidente
L’incidente che ha portato via la vita dell’attore è avvenuto domenica alle 13 ora locale – all’1 di notte in Italia. L’uomo ha subito diversi attacchi da uno squalo e pare che il corpo sia stato trovato senza una gamba e senza un braccio. Ogni tentativo di salvarlo è stato vano. I bagnini hanno riportato la salma a riva tramite moto d’acqua e i paramedici hanno costatato il decesso.
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Anche in passato l’attore disse di aver subito un incidente che gli aveva fatto rischiare la vita. Aveva raccontato che diversi anni fa era stato coinvolto in “uno strano incidente che si è trasformato in un’esperienza quasi fatale”. Non aveva detto nei dettagli cosa gli fosse successo, ma aveva sottolineato che era accaduto a causa della “mancanza di consapevolezza” di qualcun altro.
Tamayo Perry, chi era
Perry era conosciutissimo nelle Hawaii. Nato e cresciuto a Oahu, è diventato celebre per le sue straordinarie performance a Pipeline, una delle località più famose al mondo per il surf. La sua caratteristica principale era quella di riuscire a surfare nei tubi, particolarità che è diventata famosa ovunque. Nel 1999 vinse anche l’importante evento chiamato Pipe Masters Trials. Era un esponente del freesurf e il miglior surfista in circolazione a Pipeline nei primi anni del 2000. Dopo un trauma cranico che ebbe proprio mentre surfava, dedicò tutto il resto della sua vita all’insegnamento e al lavoro di bagnino all’Honolulu Ocean Safety.
Oltre alla sua abilità nel surf, Tamayo era conosciuto anche in veste di attore. Nel 2011 partecipò al film “Pirati dei Caraibi: Oltre i confini del mare”, il quarto capitolo della saga. Inoltre ebbe dei ruoli anche in alcune serie tv di successo come “Lost”, “Hawaii Five-0”, “Blue Crush” e “Charlie’s Angels 2”, e apparve in una pubblicità della Coca-Cola.
Kurt Lager, il capo della sicurezza oceanica di Honolulu lo ha ricordato come “un bagnino amato da tutti. La personalità di Tamayo era contagiosa e, per quanto la gente lo amasse, lui amava di più tutti gli altri. Le nostre condoglianze vanno alla famiglia di Tamayo“. Il sindaco Rick Blangiardi ha definito la morte del surfista come “una tragica perdita. Tamayo era un uomo d’acqua leggendario e molto rispettato, è cresciuto proprio qui ed è stato un grande membro del nostro team di sicurezza oceanica”.
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