L’attesa è finita. Ieri notte tutti i maturandi a cantare “Notte prima degli esami” pronti per stamane a sostenere la prima prova dell’esame di Maturità. Quest’anno saranno coinvolti ben 526.317 studenti, 512.530 interni e 13.787 esterni, che verranno esaminati da 14.072 commissioni, per un totale di 28.038 classi. Come ricorda anche il Ministero dell’Istruzione si parte con la prima prova che accerta “sia la padronanza della lingua italiana (o della diversa lingua nella quale avviene l’insegnamento) sia le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti”.
La prova seguirà modalità identiche in tutti gli istituti e per una durata massima di sei ore. La prova potrà essere essere strutturata in più parti che permetteranno “di verificare competenze diverse, in particolare la comprensione degli aspetti linguistici, espressivi e logico-argomentativi, oltre che la riflessione critica da parte del candidato”, sottolinea il Ministero.
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Maturità: cosa portare alla prima prova
Per la prima prova è ammesso il vocabolario della lingua italiana mentre per quello dei sinonimi e dei contrari occorre sentire prima il parere della commissione. Il maturando deve portare con sé la carta d’identità, che servirà per il riconoscimento prima dell’inizio della prova. Sono ammessi anche cibo e acqua. I fogli verranno distribuiti dalla commissione esaminatrice sia nella prima che per la seconda prova.
Ci si potrà avvalere di diversi supporti a seconda del percorso di studio: i maturandi del classico potranno portare il dizionario di greco per la prova di traduzione, quelli del linguistico il dizionario bilingue o monolingue. Gli studenti dello scientifico possono avvalersi di una calcolatrice, sia tradizionale, sia scientifica e sia grafica purché priva di “CAS”. I candidati degli indirizzi tecnici e professionali possono consultare manuali, formulari o codici previsti dal regolamento.
Maturità: i divieti
Come riferisce in un’apposita circolare il Ministero, i dirigenti scolastici dovranno avvertire tempestivamente i candidati che “è assolutamente vietato, nei giorni delle prove scritte, utilizzare a scuola telefoni cellulari, smartphone e smartwatch di qualsiasi tipo, dispositivi di qualsiasi natura e tipologia in grado di consultare file, di inviare fotografie e immagini, nonché apparecchiature a luce infrarossa o ultravioletta di ogni genere, fatte salve le calcolatrici scientifiche e/o grafiche”.
Inoltre, è vietato l’uso di apparecchiature elettroniche portatili di tipo palmare o personal computer portatili di qualsiasi genere. “Nei confronti di coloro che violassero tali disposizioni è prevista, secondo le norme vigenti in materia di pubblici esami, l’esclusione da tutte le prove di esame”, sottolinea il Ministero
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