Il Festival di Sanremo ha sempre dettato delle regole non scritte in quanto di mise e comportamenti, anche per ricreare e far vivere un’atmosfera totalmente “sanremese”. Ovviamente come tutte le cose, i tempi cambiano e di conseguenza le dinamiche si evolvono. Anche se il Festival dovrebbe mantenere il rispetto che merita, per la storia che ha avuto e per quello che ha significato per la cultura italiana.
Forse è qui che risiede il buon senso comune del ritrovarsi parte della stessa famiglia, pur distinguendosi come artisti nei proprio panni, caratteristiche, personalità e caratteri. Credibilità e allure da artista a tutto tondo, che inevitabilmente implica il doversi creare un proprio mood da comunicare e trasmettere al pubblico.
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Sanremo, fashion moment di Marco Mangoni
Detto ciò, quali look della prima serata di Sanremo 2024, sono stati top e quali flop? C’è da sbizzarrirsi. Si potrebbe iniziare dal protagonista della serata, Marco Mengoni, fiancheggiatore di Amadeus e purtroppo comico. Sicuramente ha capito il motivo per cui fa il cantante. In quanto di stile ha espresso a pieno il suo essere: elegante ed accattivante, per nulla noioso.
E’ riuscito a spaziare e variare, mantenendo l’attenzione e colpendo positivamente. Un primo look Emporio Armani, strabiliante; una costume Versace raffinatissima; un completo in pelle di una splendida shade bordeaux della stessa maison, che si è evoluto nella mise della sua seconda performance: una costume rosso Valentino di Piccioli. Un minimo di azzardo non guasta mai, ma nel suo caso, il look Fendi con la gonna in pelle ha suscitato dubbi sul fatto se indossasse o meno gli slip.
Tutti pazzi per Loredana, non solo lei
Loredana Berté con la sua chioma da sirena, è perfetta ed eterna in Valentino, ma la vera firma sono le sue gambe, che spesso provocano invidia ed ammirazione. Una vera e propria Ariel che però non perde la voce in cambio di un paio di magiche gambe.
Le nuove Emma e Alessandra
Stupiscono anche le nuove versioni ripulite di Emma e Alessandra Amoroso. La Marrone colpisce per la sua immagine, anche se il suo portamento non ha aiutato molto. Purtroppo, in questi nuovi panni non è credibile tanto quanto ci si potesse aspettare, una raffinatezza che deve ancora modellarsi sul suo personaggio. Si spera sicuramente in una nuova era. Ce la puoi fare, tranquilla Emma. Alessandra Amoroso affronta invece meglio questo risveglio elegante e chic. Infatti, il suo tubino nero con guanti chilometrici ha fatto il suo dovere, rivelando una Alessandra “amorevole”. Entrambe estremamente inserite nel contesto del Festival, che non guasta mai.
Fiorella Hippie Mannoia
Fiorella? Annoia… Una sposa hippie appena uscita da un altro Festival, quello di Woodstock. Scarpe non pervenute, lasciate, come lo sposo, a Bethel. Ahimé, forse la paura di inciampo sulla scalinata era troppa.
Ricchi ma in saldo
Di Ricchi e Poveri sono rimasti solo i ricchi e pure in promozione. Il mega fiocco invece di richiamare il bow trend, regala loro la meravigliosa immagine di prodotto natalizio dello scaffale “prendi due paghi uno”, come il pandoro a marzo. Poteva essere una genialata sul piano artistico ma diverrà memorabile solo per l’assurdità.
Annalisa Papaia e Angelina Mango
Annalisa non riesce mai ad emergere. I suoi look non sono look. Il suo Dolce&Gabbana è un visto e rivisto. Tutto estremamente noioso, come direbbe Angelina Mango che, performance a parte, la sua mise in Etro è il vestito ideale acquistato sulla spiaggia dopo aver subito un’insolazione in un pomeriggio di Agosto e aver mangiato un’intera pirofila di parmigiana. Il Festival di Sanremo necessita di spettacolarità, entrate d’effetto e look d’impatto, si pone speranza per le prossime serate.
Mahmood intoccabile
Mahmood è, finora, uno dei più cool di Sanremo. Un artista a tutti gli effetti: performance da pelle d’oca, attitude clamorosa e look che rispecchia pienamente il suo personaggio e la sua personalità unica. Audace, tagliente, emozionante. Non si vede l’ora di scoprire come saranno le prossime esibizioni.
Clara, ritenta sarai più fortunata
Clara una vera dea greca, con un abito da Nike di Samotracia conquista il palco. D’altronde si tratta sempre di un Armani Privé 2011, l’elegante e lo scenografico per eccellenza. Peccato per make-up e capelli, un po’ neutri tutt’altro che flawless. A malincuore bisogna anche notare che il look nel complesso non rispecchiava al meglio la canzone. Sei sulla buona strada.
Gazzelle e la sua divisa
Gazzelle esordisce al Festival di Sanremo nella sua solita mise, ormai signature della sua musica. Una divisa a tutti gli effetti che lo rappresenta nella totalità della sua personalità malinconica, nostalgica, romantica e sensibile. Si potrebbe disegnare un volto stilizzato con un occhiale da sole nero ed una corta frangia e si capirebbe subito il riferimento al cantautore romano: a tutti gli effetti i suoi caratteri distintivi.
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