Como, il giallo del Suv finito nel lago: le vittime erano uscite dall’abitacolo

Lo conferma la relazione dei sommozzatori che hanno dichiarato di aver trovato i due corpi vicini allo sportello sinistro del suv, quindi fuori dalla vettura; purtroppo Tiziana e Morgan non sono riusciti a raggiungere in tempo la superficie

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Una terribile tragedia è accaduta nella tarda serata di sabato a Como, precisamente in una piazzola isolata del parcheggio di Villa Geno, dove un Suv Mercedes con a bordo due persone è riuscito a sfondare il parapetto di sicurezza che circonda le sponde del lago di Como e quindi a finire nelle sue gelide acque.

L’incidente è avvenuto intorno alle 23, quando il parcheggio della Villa era ormai semivuoto ma, grazie alla presenza di alcuni passanti, i soccorsi sono stati avvisati tempestivamente. Nonostante l’azione immediata di una squadra dei vigili del fuoco, che ha attraversato le acque del lago con un gommone, non è stato possibile aiutare i due passeggeri, recuperati senza vita solo molte ore dopo dai sommozzatori giunti da Torino.

I corpi recuperati dal lago appartengono a Tiziana Tozzo, 45enne di Cantù e Morgan Algeri, 38enne originario di Ponte San Pietro, in provincia di Bergamo. I due, secondo quanto riportato da Skytg24, si sarebbero conosciuti poco tempo prima sui social e forse quella terribile sera di sabato era iniziata con un appuntamento romantico.

Como, le due vittime trovate fuori dall’abitacolo

Secondo la relazione dei sommozzatori dei vigili del fuoco, intervenuti per recuperare i corpi delle due vittime dalle acque del lago di Como, sia Tiziana Tozzo che Morgen Algeri sarebbero riusciti ad uscire dal Suv Mercedes, ma non hanno fatto in tempo a risalire in superficie. Entrambi i corpi sono stati ritrovati vicini allo sportello sinistro del veicolo, uno vicino all’altro, facendo intendere che fossero riusciti ad aprire la portiera del conducente.

Anche le cinture di sicurezza erano state sganciate, confermando quindi che Morgan Algeri, seguito da Tiziana, ha seguito alla perfezione le procedure di evacuazione di una vettura caduta in acqua, apprese durante il suo periodo di addestramento per diventare pilota della scuola di volo. Ora si attende solo l’esame autoptico sui due cadaveri e la ricostruzione degli eventi da parte del pubblico ministero Giuseppe Rose.

Como, chi erano Tiziana Tozzo e Morgan Algeri

Non sono chiare le motivazioni che avrebbero portato le due vittime ad essere insieme quella sera. Tiziana Tozzo era separata da qualche mese e sembrerebbe, secondo le testimonianze di fonti a loro vicine, che i due avessero iniziato da poco una frequentazione. Forse un primo appuntamento, per il quale sembra che Morgan Algeri avesse noleggiato il Suv.

Tiziana era un’impiegata ed aveva un figlio di 14 anni, le cui foto invadono i suoi profili social, mentre Morgan era un pilota della scuola di volo di Caravaggio ed era appassionato di moto e attività subacquee. Non c’è stato nulla da fare per salvarli, il tempo trascorso in acqua è stato troppo lungo.

Rimane ora da chiarire la causa del misterioso incidente, per cui non si esclude nessuna pista. Si ipotizza un gesto volontario, magari a seguito di un litigio, oppure si sta prendendo in considerazione la possibilità di un malfunzionamento del Suv. Nel piazzale non sono presenti telecamere e i giovani testimoni non hanno saputo spiegare precisamente ciò che avevano visto. La pista del malfunzionamento è stata presa in considerazione dal momento in cui un conoscente di Algeri ha dichiarato che l’uomo aveva parlato di alcuni problemi con l’autoveicolo. Si attendono quindi le autopsie e la perizia sull’auto.

Como, la prima ricostruzione degli eventi

Non sono ancora chiare le dinamiche che hanno portato il veicolo a schiantarsi contro una panchina di cemento e il parapetto, ma secondo il racconto di alcuni testimoni, sembrerebbe che i due passeggeri, un uomo e una donna di 38 e 45 anni, stessero discutendo mentre salivano sul veicolo, parcheggiato a pochi metri dalla ringhiera. Non si esclude quindi l’eventualità di una lite e di un conseguente gesto di follia.

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Villa Geno, sul lago di Como

Secondo i presenti, poco dopo che i due sono saliti in auto, questa ha accelerato raggiungendo una forte velocità, portando allo schianto e alla conseguente caduta in acqua, non lontano dalla rive del lago di Como. Purtroppo, in quel preciso punto del bacino d’acqua, la profondità può arrivare a toccare i 20 metri, motivo per cui non c’è stato nulla da fare per le due vittime.

I due corpi sono stati recuperati dopo alcune ore dai sommozzatori di Torino, mentre domenica è stata recuperata l’autovettura che, secondo Tgr Lombardia, sarebbe rimasta incastrata in alcune tubature di gas che scorrono nelle profondità del lago di Como.

(Seguono aggiornamenti)

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