La salma di Julia Ituma rientrerà oggi in Italia. Martedì i funerali

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Eseguita l’autopsia della pallavolista italiana morta ad Istanbul. Le giocatrici di Novara hanno riaperto i loro profili per parlare del drammatico episodio

La salma di Julia Ituma, la pallavolista di 18 anni morta a Istanbul cadendo dal sesto piano dell’hotel dove alloggiava con la squadra dopo la partita di semifinale di Champions League, rientrerà oggi in Italia. La conferma arriva dal direttore generale della Igor Volley Enrico Marchioni, l’ultimo dello staff a tornare a Novara dalla Turchia, dove si è messo a disposizione delle autorità per il disbrigo delle pratiche burocratiche.

Il funerale di Julia sarà celebrato a Milano martedì mattina alle 11 nella chiesa di San Filippo Neri in via Gabbro nel quartiere della Bovisasca. La stessa parrocchia in cui Julia ha iniziato a giocare a pallavolo.

Subito dopo che la società Igor Volley ha rotto il silenzio e ha commentato ufficialmente la tragica morte di Julia, le giocatrici della squadra novarese hanno riaperto i canali social e hanno riversato le proprie emozioni e sensazioni sul drammatico episodio di Istanbul.

Il primo messaggio è stato quello di Caterina Bosetti, schiacciatrice della Igor volley e della Nazionale: “Tante domande poche risposte, solo un grande vuoto. Tanti “perché”, tanti abbracci, tante lacrime, tanti sguardi persi nel vuoto e tanti silenzi. Quando viviamo in squadra questa diventa come una seconda famiglia ci trascorri insieme tanto tempo e condividi emozioni fortissime dentro e fuori dal campo; ora mi fermo e mi chiedo quanto davvero tutta la nostra vita frenetica fatta di sudore allenamenti, viaggi e partite ci dà modo di conoscere davvero la persona che è al nostro fianco. Rifletto e piango, penso e piango ancora”.

E ancora: “Poi penso ancora quanto nella vita bisogna essere più empatici, più gentili, più buoni con le persone che incontriamo durante il nostro cammino perché non sappiamo o perché non riusciamo a capire, nonostante il tempo insieme, le battaglie interiori che stanno combattendo. Mi dispiace Titu (il soprannome con cui le compagne chiamavano Julia, ndr), mi dispiace non averti capito, vorrei tanto tornare indietro nel tempo, poterti aiutare, anche solo con uno sguardo, una parola o un abbraccio. Spero che lassu’ tu possa trovare la pace che non hai trovato qui. Riposa in pace. Cate”

Un messaggio è stato postato anche da Ebrar Karakurt, opposta di nazionalità turca che gioca nella squadra novarese. “Vorrei poterti abbracciare ancora una volta. Sarai sempre nel mio cuore. Riposa in pace”. McKenzie Adams, schiacciatrice americana, ha scritto: “Ai momenti condivisi con te, mi aggrapperò per sempre. Riposa in pace, Titu”.

Gaia Giovannini, schiacciatrice, ricorda “la mia vicina di casa, la mia compagna di palla a coppie, di spanish, di trap bar, di film, di musica, di chiacchiere, di risate…una mia amica. Ciao Titu, riposa in pace”. Infine, Ilaria Battistoni, alzatrice: “Scusami Titu se non sei stata capita, se hai cercato un aiuto e non ti è stato dato, se avevi bisogno e non sei stata ascoltata. Io adesso posso solo cercare di ricordarti così, con questa tua grandissima grinta e determinazione da spaccarmi le mani ogni volta. Ah, e mi raccomando, continua a prendermi in giro anche da lassù, perché io continuerò a farlo”. 

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