L’artista documenta l’inizio degli anni di piombo. Nel 1979 è tra i fondatori del Centro di Documentazione “Giuseppe Impastato”
Il FIOF, Fondo internazionale per la fotografia, dedica una mostra a Letizia Battaglia, la fotografa scomparsa nel 2022. Dal 12 al 19 aprile 2023, Letizia è raccontata attraverso lo sguardo di chi l’ha incontrata, di chi ha vissuto momenti del suo lungo percorso professionale e personale.
A Orvieto fotografia, nel 2017 tenne una delle sue masterclass, con studenti e professionisti. “Una donna dalla forza indescrivibile, umile e tenace, dolce ma allo stesso tempo forte, una donna sensibile soprattutto alle dinamiche politiche e sociali del nostro Paese”, si afferma in una nota.
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Chi era Letizia Battaglia
Tra gli altri autori esposti, Roberto Strano, Tony Gentile, Leonello Bertolucci, Joe Oppedisano, Mario Laporta, Giancarlo Torresani, Vito Fusco, Robbie McIntosh, Ruggiero Di Benedetto, Roberto Colacioppo, Roberta Cotigni, Gaetano Gianzi.
Letizia Battaglia, nel 1979 è tra i fondatori del Centro di Documentazione “Giuseppe Impastato”. Inizia a fotografare nel 1969, collaborando con il giornale palermitano L’Ora. Documenta l’inizio degli anni di piombo della sua città, scattando foto dei delitti di mafia e raccontando l’egemonia del clan dei Corleonesi. Sono suoi gli scatti all’hotel Zagarella che ritraggono gli esattori mafiosi Salvo insieme a Giulio Andreotti e che furono acquisiti agli atti per il processo. Il 6 gennaio 1980 è la prima fotoreporter a giungere sul luogo in cui viene assassinato Piersanti Mattarella. È stata la prima donna europea a ricevere nel 1985, ex aequo con l’americana Donna Ferrato, il Premio Eugene Smith, a New York.
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