Ricostruzione post sisma, come procede: fino a 28 miliardi di euro necessari

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Per il commissario straordinario alla ricostruzione post sisma, Guido Castelli: la priorità è sbloccare la cessione dei crediti

Il neo commissario straordinario alla ricostruzione post sisma, Guido Castelli, nella sua prima uscita in Umbria ha confermato che “la priorità è sbloccare la cessione dei crediti del 110% applicato al sisma, così da permettere di assorbire gli accolli a carico dei cittadini e per far ripartire la ricostruzione privata che oggi di fatto è ferma“.

Il costo della ricostruzione post-terremoto in Umbria

Per i borghi più distrutti, la difficoltà è mettere insieme le necessità dei privati con quelle del pubblico: “In tal senso stiamo lavorando a dei modelli che possano superare le difficoltà esistenti”. Ha chiosato affermando che si tratta di “una ricostruzione viva che va sempre attenzionata, manutentata e sorvegliata e proprio perché è viva è difficile fare pronostici sulla sua conclusione”; il danno causato dai terremoti al Centro Italia colpito, richiederà un impegno finanziario di “27-28 miliardi di euro”.

Le Ordinanze Speciali emanate fino a giugno 2022, sono 36 e contemplano 596 interventi per un importo complessivo di 1 miliardo e 404 milioni di euro: 146 in Abruzzo (329,8 mln di euro), 72 in Lazio (170,1 mln). 283 nelle Marche (806 milioni) e 96 in Umbria (280 milioni). Le opere previste dalle Ordinanze Speciali, a parte le scuole oggetto di un Programma particolare, sono quelle più urgenti, indispensabili o propedeutiche alla ricostruzione privata nei centri maggiormente colpiti dal sisma.

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