Arrivano da Palazzo Chigi le novità sui provvedimenti approvati in merito alle scuole italiane. Il Ministro del Merito e dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, nel corso della conferenza stampa post Cdm, ha spiegato il contenuto di quanto passato al vaglio dei ministri. Arresto obbligatorio in flagranza di reato in ipotesi di lesioni personali a carico del personale scolastico, liberatoria firmata dai genitori circa la sessualità trattata a scuola e strette su chi riceve il 5 in condotta, sono tra le novità che saranno introdotte nelle scuole.
Scuola, Valditara: “Un insegnante non si tocca”
Il fermo degli alunni che ledono l’incolumità di docenti e dirigenti scolastici prevede inoltre un aggravio di pene nel considerare le lesioni indotte. Si passa da 6 mesi a 3 anni attuali a 2 a 5 anni di reclusione per lesioni lievi, perché “un insegnate, un educatore, non si tocca“, commenta categorico Valditara chiarendo che l’arresto in flagranza non si estende ai minori e evidenziando come “la funzione così delicata e importante dell’educatore e questa deve essere preservata”.
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Si tratta di una stretta stipulata dopo i numerosi episodi di aggressioni a scapito di personale scolastico e sanitario, “l’aumento è stato impressionante soprattutto da parte dei genitori, fino al 2022-23 erano gli studenti ad aggredire, ora sono aumentati i genitori che picchiano i docenti“.
Educazione sessuale, i genitori devono essere informati
Tra i casi in cui le scuole devono acquisire il “consenso preventivo per iscritto dei genitori“, figurano le iniziative scolastiche legate a temi sensibili come quella della sessualità. “L’articolo 30 della Costituzione – chiarisce il Ministro – stabilisce che spetta ai genitori il diritto-dovere di formare i figli“, quindi per l’ampliamento dell’offerta formativa sulla sessualità serve un consenso preventivo scritto dei genitori facendo sapere qual è il materiale didattico, le finalità oltre alle modalità di svolgimento delle attività prodotte e offerte.
Così, nel caso in cui i genitori negassero il consenso, le scuole devono fornire una attività formativa alternativa, Mentre, i “soggetti erogatori” devono avere i requisiti di professionalità scientifica e accademica per affrontare e disporre le lezioni agli alunni su materie e temi specifici. Nel contesto delle scuole elementari, invece, i temi della sessualità sono solo quelli contenuti nei programmi nazionali.
“Noi, agendo all’insegna del valore della trasparenza, intendiamo rafforzare l’alleanza tra la scuola e le famiglie“, ha tenuto a specificare Valditara puntualizzando come sia stato fatto anche per i compiti a casa per cui è stata introdotta una circolare apposita. Queste modalità di intervento rientrano nell’obiettivo di voler “dare consistenza al patto educativo“.
La sicurezza delle scuole, le iniziative del governo
Tra i piani rilegati all’istruzione in cui il Governo vuole investire emerge anche la volontà dell’esecutivo di stabilizzare l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro sia per gli studenti che per il personale scolastico. Si tratta di una iniziativa che era stata avviata d’intesa con la Ministra del Lavoro, Marina Calderone, due anni fa e “ora riteniamo sia il momento di renderla stabile per il personale della scuola e per gli studenti, non possono essere penalizzati“, rispetto al resto della Pubblica amministrazione.
Il 5 e il 6 in condotta, le novità per l’ammissione
Tra le altre disposizioni passate al Cdm, chi ottiene 5 in condotta, quindi l’insufficienza, sarà automaticamente bocciato, comprendendo anche i i casi di bullismo grave. Nel caso del 6 in condotta a fine anno, lo studente invece sarà rimandato a settembre e non potrà essere ammesso alla classe successiva fino al superamento di un “esame di riparazione” durante il quale dovrà presentare un elaborato critico sui valori e i principi violati dal proprio comportamento, dimostrando do aver compreso la gravità delle proprie azioni anche alla luce dei principi costituzionali e delle regole della comunità scolastica.
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