Conclave in vista: la Cappella Sistina chiusa dal 28 aprile

"Per le esigenze del Conclave" la Santa Sede informa che la Cappella Sistina sarà chiusa al pubblico a decorrere da lunedì prossimo oltre alla sospensione di tutte le visite ai Giardini Vaticani e alla Necropoli della Via Triumphalis

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Dopo le esequie di Papa Francesco, il Conclave è il momento saliente che segna la fine del periodo della Sede Apostolica vacante con l’eventuale fumata bianca. La data è ancora un’incognita che resterà irrisolta almeno fino ai funerali di sabato 26 aprile. Ma, la Cappella Sistina sarà chiusa al pubblico a decorrere da lunedì 28 aprile proprio “per le esigenze” legate al segreto e misterioso rito. Secondo quanto riferito dalla Santa Sede, “sono parimenti sospese tutte le visite ai Giardini Vaticani e alla Necropoli della Via Triumphalis“.

Mentre, “nell’esprimere profondo cordoglio e dolore per la scomparsa del Santo Padre“, la Direzione dei Musei e dei Beni Culturali comunica che sabato “i Musei Vaticani e il Polo Museale di Castel Gandolfo saranno chiusi al pubblico, in segno di lutto, per le esequie del Romano Pontefice Francesco“.

Il Conclave

E così entro l’11 maggio, al massimo 20 giorni dopo la morte del Santo Padre, i Cardinali si chiuderanno a chiave nella Cappella Sistina riunendosi per eleggere il successore di Papa Francesco. La prima votazione dovrebbe tenersi nel pomeriggio, dopo la messa Pro Eligendo Pontifice, tradizionalmente celebrata al mattino, con molta probabilità dal cardinale Decano Giovanni Battista Re.

Poi, dopo il pranzo, intonando il canto di invocazione allo Spirito Santo per illuminare le menti dei cardinali nella loro scelta, il Veni Creator Spiritus, sarà avviata la tradizionale processione degli elettori che li condurrà verso la Sistina. Nel caso in cui, la fumata bianca non arrivasse al primo scrutinio, si procederà con due votazioni al mattino e due al pomeriggio e le fumate dal comignolo che si staglia dalla Sistina a quel punto verranno fatte ogni due votazioni.

Quali cardinali partecipano al Conclave

Il Conclave che si riunirà è il più internazionale di sempre, con Cardinali provenienti da ogni angolo del mondo, infatti sempre meno eurocentrico. In totale i porporati che hanno il diritto di voto, e quindi con meno di 80 anni, sono 135 sui 252 totali. Di questi l’80%, ovvero 108, è stato nominato da Papa Francesco, 22 da Benedetto XVI e ormai solo cinque da Giovanni Paolo II. Nell’ultimo Concistoro del 7 dicembre scorso, il decimo del pontificato, Bergoglio ha creato 20 nuovi elettori, come se il già quasi 88/enne Papa avesse voluto costituire una riserva stabile, una sorta di soglia di tranquillità nel caso si presentasse appunto la necessità di eleggere un nuovo Pontefice.

Nel collegio cardinalizio “elettorale”, il continente più rappresentato resta comunque l’Europa con 53 cardinali elettori, seguito dalle Americhe con 37, di cui 16 dall’America del Nord, quattro da quella centrale, 17 dall’America del Sud e dall’Asia con 23 cardinali elettori. Chiudono Africa con 18 elettori e Oceania con 4. Mentre, i Paesi più rappresentati sono l’Italia con 17 elettori, e gli Stati Uniti con 10 cardinali elettori. 

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