25 aprile 1900: 125 anni dal record della Stella Polare

A bordo della Stella polare, l'ammiraglio Umberto Cagni si spinse dove nessuno era mai stato prima d'ora: l'estremo nord, stabilendo un primato assoluto per l'epoca

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Era il 25 aprile del 1900 quando la Stella polare, la nave del Duca degli Abruzzi Amedeo Savoia, giunse nel punto più a nord mai raggiunto prima di allora. L’ammiraglio Umberto Cagni era riuscito a portare la bandiera italiana ai confini del mondo, stabilendo un primato assoluto per l’epoca, ed una storica impresa che oggi viene ancora ricordata.

Sono passati 125 anni da quell’importante momento per il nostro paese, e oggi, che questa ricorrenza è condivisa con un’importante festa italiana, quella della Liberazione, è ancora più importante ricordarlo come esempio, di quanto lontano possiamo andare e quanto in alto noi italiani possiamo portare la nostra bandiera.

11 marzo 1900, la partenza

Era l’11 marzo 1900 quando l’ammiraglio Umberto Cagni sale sulla baleniera Jason, poi chiamata Stella Polare, nel porto di Christiania. Molto conosciuto nell’ambiente della marina, Cagni si era distinto in varie missioni, militari e non, che avevano portato il duca degli Abruzzi, Amedeo Savoia, a sceglierlo come compagno di viaggio. Il duca, amante delle spedizioni e delle esplorazioni, era pronto con Cagni a spingersi nell’estremo nord per riscrivere non solo le carte nautiche ma anche la Storia.

L’11 marzo partirono, e il viaggio ebbe inizio con moltissime difficoltà. Il clima ostile rallentava la navigazioni, i viveri erano pochi e il ghiaccio bloccava la chiglia della nave. Lo stesso Amedeo di Savoia dovette subire l’amputazione di due dita a causa del freddo estremo, ma tutti gli sforzi portarono ad un grandissimo risultato.

25 aprile, latitudine 86° e 34′

All’alba del 25 aprile, dopo sofferenze senza pari, la Stella Polare tocca la latitudine 86° e 34′: è il punto più a nord mai raggiunto fino ad allora. Il precedente record era di 21′, stabilito dal norvegese Nansen. Secondo i calcoli mancavano solo 381 km al Polo Nord.

I veri problemi iniziano però ad arrivare da questo punto. La Stella Polare era rimasta bloccata nel ghiaccio, e fra amputazioni, svenimenti e freddo estremo il gruppo di Cagni stava rischiando la propria vita. L’ammiraglio decise quindi di abbandonare tutto e di partire con i viveri rimasti sulle slitte con i cani. L’equipaggiamento era di una sola tenda, 12 cani e poche provviste necessarie, ma riuscirono miracolosamente a raggiungere il porto di Tepliz il 23 giugno dopo 104 giorni di cammino: avevano percorso più di 1400 km!

Il destino della Stella Polare

La Stella Polare venne poi disincagliata, riparata e donata alla Regia Marina, che la conservò nel museo navale di La Spezia fino a che non venne distrutta nella Seconda Guerra Mondiale. Alcuni pezzi della nave si possono ancora vedere nel museo, e chissà se avvicinandosi non si possa sentire ancora il flebile rumore delle onde del mare e le grida di gioia in lontananza per questa storica, mirabolante impresa italiana.

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