Roma blindata, il piano di sicurezza per la morte del Papa

Questura e prefettura sono in costante contatto per organizzare il piano di sicurezza distribuito su Roma dove si prevede una massiccia affluenza di fedeli e non per la morte di Papa Francesco

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L’area di Piazza San Pietro è nel mirino del Prefetto di Roma Lamberti Giannini e del Questore Roberto Massucci, intorno alla quale è stato organizzato il piano di sicurezza con l’adozione delle prime misure, in seguito alla morte di Papa Francesco. E così pattuglie e contingenti delle forze dell’ordine stanno confluendo nell’area della Basilica vaticana dove si prevede una massiccia affluenza di visitatori e fedeli.

Piano di sicurezza, dispiegati oltre mille uomini

Saranno giorni intensi che vedranno, per i quali il prefetto di Roma ha convocato d’urgenza, alle 11.30, il comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Giorni che, secondo le norme, vedranno la salma del Papa esposta per tre giorni in San Pietro alla devozione. La fissazione della data delle esequie è prerogativa della Congregazione generale dei Cardinali, che verrà convocate nelle prossime ore dal Decano del collegio cardinalizio, Giovanni Battista Re.

Generalmente si celebrano tra i quattro e i sei giorni a partire dalla data della morte. Dal giorno successivo, inoltre, si tengono i cosiddetti novendiali, ossia le messe in suffragio dell’anima del Pontefice celebrate per l’appunto per nove giorni di seguito.

E così sono stati dispiegati mille uomini nell’area interessata, sulla quale è stata anche predisposta un no-fly zone ampliata. Proprio questa mattina sono stati messi a punto in Prefettura tuti i dettagli del piano. Le misure di sicurezza prevedono nello specifico agenti della polizia, militari dei carabinieri e della guardia di finanzia presiedere l’area intorno la Basilica di San Pietro, affinché si possa garantire un afflusso controllato e un deflusso ordinato.

Insieme alle forze dell’ordine, come disposto dal Prefetto Giannini, anche cinquecento volontari della Protezione Civile, più di cento vigili del fuoco e 600 agenti della Polizia Locale. Inoltre sono state attivate più di otto postazioni di soccorso con il personale del servizio Ares 118.

Considerando la sovrapposizione con la Santa Pasqua e l’Anno Santo, la morte di Papa Francesco potrebbe richiamare almeno il doppio della partecipazione che si era avuta con i funerali di benedetto XVI. Tra il 2 e il 4 gennaio 2023, oltre 200 mila fedeli si radunarono in silenzio lungo la via della Conciliazione e in Piazza San Pietro per rendere omaggio a Ratzinger.

Elicotteri, radar, caccia militari, e corpi speciali di polizia e carabinieri garantiranno la sicurezza delle autorità e dei fedeli monitorando la situazione nell’arco di questo periodo. Il cuore operativo sarà il Centro per la gestione della sicurezza dell’evento, allestito in Questura.

Il servizio del trasporto pubblico

L’arrivo di migliaia di pellegrini impone anche un potenziamento del trasporto pubblico. Metro, bus e tram saranno rafforzati sulle linee che portano al Vaticano. Maggiore presenza di personale nei principali snodi della metropolitana, con le fermate Anagnina, Laurentina, Termini e Ottaviano.

L’azienda di trasporto pubblico di Roma, infatti, ha messo un atto un piano di potenziamento per le linee in servizio nella zona di San Pietro. Si tratta dei mezzi delle 11 linee che attraversano il Vaticano e si ramificano nei punti cardine della Capitale. Nello specifico 23, 32, 40, 49, 62, 64, 70, 83, 85, 87, 105, 118, 246, 492, 495, 792 e 916 vedranno un rafforzamento ad hoc per favorire l’arrivo dei fedeli.

Prossimo passo, il Conclave

Il Conclave viene convocato, sempre dalle Congregazioni generali dei Cardinali, tra i 15 e i 20 giorni dopo la morte del Santo Padre e l’inizio della sede vacante, ma con una modifica normativa che venne introdotta da Benedetto XVI, se i cardinali elettori sono già arrivati a Roma, si può derogare a questa previsione e iniziare le elezioni del successore di Papa Francesco in anticipo.

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