Dopo aver attaccato la polizia e una giudice, il former leader Khan dovrà affrontare un processo per reati legati ad atti sovversivi
Spunta l’accusa di terrorismo sull’ex premier del Pakistan, Imran Khan. Lo scandalo è scoppiato dopo che il capo di Stato ha tenuto un discorso ai suoi sostenitori nel quale prometteva di denunciare alcuni poliziotti e una giudice.
Secondo l’opinione di Khan, infatti, un suo stretto collaboratore sarebbe stato torturato dopo l’arresto. Pronto il commento del ministro dell’Interno, Rana Sanaullah, il quale afferma che l’ex premier «dovrà affrontare la legge per aver minacciato e lanciato accuse», ma Khan raccoglie sempre più sostenitori, radunati davanti alla sua villa di Islamabad per impedirne l’arresto.