L’allerta del vicecancelliere tedesco: partiti i rifornimenti in vista dell’inverno: l’obiettivo è non arrivare impreparati
Robert Habeck, vicecancelliere tedesco, dichiara lo stato di allarme sul gas, dopo il drastico taglio del 60% di Gazprom ai rifornimenti via Nord Stream 1. Nonostante l’approvvigionamento sia attualmente garantito perché si continua a stoccare, è necessario rimanere vigili; la situazione che si prospetta è sicuramente preoccupante. Berlino cerca di agire sul lungo termine e in vista del freddo corre ai ripari: dallo stato di allerta lancia l’allarme per scongiurare l’emergenza. Se continuerà ad arrivare solo il 40% del gas russo – da cui la Germania dipende per un 35% della copertura totale – ci saranno grandi disagi e difficoltà.
L’obiettivo è ridurre i consumi per riempire i depositi. Secondo Habeck i consumatori non avvertiranno un impatto sui costi; questi infatti saliranno in un secondo momento. La colpa sarebbe, secondo il ministro, anche delle politiche degli ultimi decenni che hanno messo il popolo tedesco con le spalle al muro, permettendo dipendesse da Mosca sul fronte gas.
La Germania punterà sul potenziamento di diverse centrali a carbone, evitando di prolungare l’attività delle ultime tre centrali atomiche in funzione.
Scholz – cancelliere tedesco – chiede ai concittadini uno «sforzo nazionale» per contrastare la volontà del numero uno del Cremlino. Putin vorrebbe mettere in ginocchio l’Europa e nel mezzo di «uno scontro economico contro la Russia il gas viene usato come arma». I socialdemocratici spingono per promuovere al più presto nuove misure di alleggerimento di fronte al rischio che le famiglie possano subire un taglio del riscaldamento quando i prezzi esploderanno. Sull’altro fronte il ministro delle Finanze Christian Lindner sottolinea che un pacchetto cospicuo è già stato approvato, anche se lui è dell’avviso che si debbano aspettarne gli effetti prima di effettuare altre manovre.