In Europa l’intelligenza artificiale fa rima con salute, ambiente, cambiamento climatico, pandemia, fame nel mondo e qualità della vita, per aumentare la produttività e la crescita sostenibile.
Il Parlamento europeo ha adottato le raccomandazioni della Commissione Speciale sull’intelligenza artificiale (AIDA) con 495 voti favorevoli, 34 contrari e 102 astenuti, conquistando una posizione di guida a livello internazionale. Istituita nel 2020, la Commissione ha tenuto in questi due anni audizioni e dibattiti con l’obiettivo di definire una tabella di marcia per l’intelligenza artificiale fino al 2030.
L’Europa, infatti, era rimasta molto indietro nella corsa globale alla leadership tecnologica, con il rischio concreto di incentivare progetti normativi da attori non democratici. La causa è da individuare nella difficoltà di tracciare un limite tra etica e sviluppo tecnologico e nella necessità di evitare una normativa troppo rigida.
Il potenziale tecnologico sia messo al servizio degli esseri umani
L’imperativo è abbastanza chiaro: adattare le regole alla dinamicità dell’ambiente tecnologico ed esplorare il potenziale della tecnologia, ciò con l’obiettivo di metterla esclusivamente a sostegno degli esseri umani. Il Parlamento europeo è convenuto sull’importanza di proporzionare il grado dell’intervento normativo al tipo di rischio sostenuto ed al sistema utilizzato.
Il testo approvato, incentrato sulla tutela dei diritti fondamentali, definisce un quadro giuridico e delle norme chiare che lasciano spazio all’innovazione. Il presidente della Commissione AIDA Dragos Tudorache ha dichiarato che «La nostra futura competitività globale nel settore digitale dipenderà dalle norme che mettiamo in atto oggi, che devono essere in linea con i nostri valori».
I vantaggi dell’uso dell’intelligenza artificiale
La Commissione speciale AIDA è stata incaricata di valutare l’impatto dell’intelligenza artificiale su diversi settori economici. Sono state identificate delle opzioni, attuabili a livello politico, in grado di potenziare l’utilizzo delle tecnologie in svariati settori economici.
Salute, ambiente, cambiamento climatico, pandemia, fame nel mondo, qualità della vita sono alcuni dei temi individuati, su cui lavorare per aumentare la produttività e la crescita sostenibile. Perché lo sviluppo sia possibile occorre prima di tutto abbinare le necessarie infrastrutture di supporto e potenziare la formazione e l’istruzione dei cittadini. Ci si auspica che la manovra rappresenti un reale incentivo per la digitalizzazione, in grado di stimolare la competitività anche a livello globale.
I timori sull’uso dell’intelligenza artificiale e le preoccupazioni concrete
Da anni si discute sulle implicazioni negative legate allo sviluppo della tecnologia, primo fra tutti si temono rischi legati alla sorveglianza di massa. L’infinità di informazioni che circolano online e la loro automatizzazione determinano implicazioni importanti per tutti i governi. Anche i deputati allarmano sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale per scopi di sorveglianza da parte dei regimi autoritari.
Il presidente di AIDA Tudorache, sottolinea l’importanza di avere l’Europa come capofila, poiché la lotta tra autoritarismo e democrazia sta diventando sempre più acuta, una testimonianza è l’invasione dell’Ucraina. Nel testo si prende atto della spinta dell’Unione europea per la creazione di un accordo globale sull’uso di norme comuni in ambito IA e si invitano quanti condividono i medesimi principi europei a collaborare al fine di indirizzare il dibattito internazionale. Si punta, infatti, sul rafforzamento della cooperazione internazionale al fine di proteggere i diritti fondamentali dei cittadini e ridurre al minimo le minacce tecnologiche.