Un progetto di portata rivoluzionaria che si pone come obiettivo quello di rivelare i segreti più “oscuri” dell’universo che ci circonda. Questo sembrerebbe essere il manifesto di “Euclid”, la missione voluta e pensata dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa), la cui realizzazione è avvenuta grazie anche all’enorme contributo donato dagli oltre 200 scienziati italiani che vi hanno preso parte.
A guidare l’equipe tricolore spicca, su tutti, l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), la quale ha coordinato, assieme all’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), il lavoro di realizzazione degli strumenti, e la collaborazione con l’Associazione Temporanea d’Imprese con Ohb Italia mandataria, Sab Aerospace e Temis mandanti. La leadership per la realizzazione della piattaforma è stata affidata a Thales Alenia Space Italia.
Euclid: Asi alla guida dello “Scientific Ground Segment”
L’Italia è chiamata a svolgere un ruolo fondamentale nel programma “Euclid” di Esa, la missione volta a svelare i segreti dell’universo più oscuro. Il compito del team guida condotto da Asi in collaborazione con Inaf è stato coordinare l’intero segmento scientifico di terra (Scientific Ground Segment, Sgs), responsabile sia della pianificazione delle osservazioni e del primo controllo di qualità, sia della verifica delle prestazioni degli strumenti in orbita e della riduzione dei dati. Asi ha, inoltre, affidato ad Altec le attività di progettazione e realizzazione del Science Data Center italiano della missione.
Euclid: il contributo da parte delle università italiane
A rivestire un ruolo fondamentale nell’ambiziosa missione di Esa denominata Euclid, è stato anche il mondo del sapere italiano nella veste delle università di Bologna e Statale di Milano, vere guide del consorzio internazionale, in collaborazione con la Sissa e l’Università di Genova. Inoltre, è necessario ribadire l’immenso contributo apportato dagli oltre 200 scienziati italiani appartenenti all’Inaf, all’Infn e alle università di Bologna, di Ferrara, di Genova, Statale di Milano, Sapienza di Roma, Roma 3, Torino, Trieste, Università del Salento, Sissa e Cisas, alla missione spaziale.