Intelligenza artificiale e robotica, l’Università Cattolica di Milano ha raggiunto un importante traguardo presentando al pubblico un robot integrato con la tecnologia AI di ChatGPT.
A 17 anni dalla sua nascita NAO è stato oggetto di numerose evoluzioni. Sensori tattili, microfoni direzionali, riconoscimento vocale e telecamere che riconoscono le forme lo rendono pienamente integrabile con l’ambiente. Poco più di quattro chilogrammi di peso, 58 centimetri di altezza e la disponibilità a dialogare in 20 lingue sono le altre caratteristiche che ne hanno determinato il successo. A seconda delle dotazioni, se ne può acquistare uno con prezzo che oscilla tra i 10 e i 14 mila euro.
Si aprono però per i robot antropomorfi, machhine tecnologiche con sembianze di uomo, utilizzi che vanno ben oltre la capacità di muoversi, orientarsi nello spazio e interagire con materie quali la ricerca, l’istruzione e le operazioni di assistenza. NAO sperimenta ora l’intelligenza artificiale integrando ChatGPT che lo rende in grado di comprendere il linguaggio naturale.
Ricercatori e pubblico hanno decretato all’Università Cattolica di Milano lo scorso 31 marzo il successo dell’esperimento che integrava ChatGPT al robot NAO. Il robot sociale, salvo una piccola incertezza iniziale, ha interagito in modo naturale e senza intoppi, dimostrando di comprendere le domande poste e di rispondere alle stesse in modo adeguato. Le conversazioni sono stae fluide e coinvolgenti.
Nao si presenta: il robot sociale che interagisce in modo naturale
«Sono molto lieto di essere qui. Confesso di essere emozionato. […] Sono un robot sociale. Non è la prima volta che mi trovo in pubblico, ma è la prima volta che posso sperare di interagire con gli esseri umani in modo colloquiale. Speriamo tutto vada bene», così si è presentato Nao, preoccupandosi anche di invitare i presenti a parlare in modo semplice, spontaneo e senza fretta perché ciò avrebbe aiutato a comunicare meglio.
A guidare questa iniziativa è stata Antonella Marchetti, Professore Ordinario di Psicologia dello sviluppo e responsabile dell’Unità di ricerca sulla Teoria della Mente. E’ lei che ha avuto l’idea di integrare ChatGPT, un modello di linguaggio di intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI, per permettere a NAO di intrattenere conversazioni naturali e fluide basate su scambi interattivi. Spiega Angelo Cangelosi, Direttore del laboratorio di robotica cognitiva dell’Università di Manchester e visiting professor dell’Università Cattolica, che «L’obiettivo è quello di migliorare la conversazione tra i robot e le persone».
Ma cosa rende così speciale questo nuovo robot NAO con l’intelligenza artificiale di ChatGPT?
Per comprendere appieno le sue potenzialità, dobbiamo prima capire cos’è ChatGPT.
ChatGPT è un sistema di elaborazione del linguaggio naturale sviluppato da OpenAI, una delle più importanti aziende di intelligenza artificiale al mondo. Grazie alla sua capacità di elaborare grandi quantità di dati e di apprendere continuamente, ChatGPT è in grado di comprendere il linguaggio umano e di generare testo coerente e plausibile. In altre parole, ChatGPT è in grado di comunicare in modo naturale con le persone, come se fosse un essere umano.
L’integrazione di ChatGPT fa si che il robot Nao sia in grado di comprendere e rispondere al linguaggio naturale delle persone in modo più preciso e sofisticato, in quanto apprende continuamente dalle conversazioni precedenti. Questa nuova potenzialità si adatterà ai vari mondi della vita, dall’assistenza sanitaria all’aiuto alle persone anziane, dall’insegnamento ai diversi settori industriali. La sua capacità di adattamento aprirà ad usi ad oggi neanche pensabili essendo la capacità di interazione ancora tutta da esplorare, in particolare per quanto riguarda i legami empatici che comportano abilità sociali ed emotive.