Sinner conquista il primo match del Six Kings Slam di Riad: oggi la semifinale contro Djokovic

La vittoria di ieri contro il russo Daniil Medvedev, quinto nel ranking mondiale, prepara Sinner per le prossime stupefacenti performance; il caso "Clostebol" sembra quasi dimenticato eppure l'alone della Wada potrebbe ancora preoccupare il numero uno al mondo

Redazione
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Jannik Sinner sembrerebbe aver lasciato tutti i dubbi e le paure fuori dal campo, mentre con la destrezza che ormai lo caratterizza, ieri ha vinto il primo match del Six Kings Slam di Riad, in Arabia Saudita, sconfiggendo in soli due set il russo Daniil Medvedev. Una vittoria che conferma ancora una volta il talento e la passione di un giovane atleta che ormai da mesi è in vetta ai ranking mondiali del tennis. La partenza stellare di Sinner lo pone ora nella situazione di dover rendere fede alla promessa, continuando a dominare lo Slam e gli avversari che lo attendono.

Oggi l’incontro con Novak Djokovich, a pochi giorni di distanza da quello del Rolex Shangai Masters Atp 1000 di Shanghai, che si era concluso con la vittoria schiacciante del tennista altoatesino. “Nole è una leggenda dello sport ed è sempre dura giocare contro di lui” aveva dichiarato Sinner a conclusione della partita ed oggi si presuppone che le emozioni siano le stesse.

Il Six Kings Slam, di cui si disputerà la finale il prossimo sabato, vede protagonisti sei tennisti di fama mondiale, tra cui Rafa Nadal che ha già annunciato il ritiro a fine stagione a seguito delle Davis Cup Finals di Malaga. Il monte premi dello Slam dell’Arabia Saudita è da capogiro: il tennista che conquisterà la finale di sabato si aggiudicherà infatti 5,5 milioni di euro su un montepremi totale di 12,4 milioni.

Gli auguri di Nadal a Jannik Sinner

Il ritiro del tennista maiorchino ha permesso a Jannik Sinner di ottenere un augurio e soprattutto un’investitura molto importante da uno dei grandi nomi del tennis mondiale. Nadal ha infatti spiegato che il suo allontanamento dallo sport lascerà spazio ai futuri dominatori della scena di questo sport, che lui ha individuato in Carlos Alcaraz e nel tennista altoatesino.

Ci sono tanti giovani forti che stanno giocando benissimo, Carlos e Jannik, in special modo, stanno vincendo Slam e Masters e stanno costruendo numeri incredibili” ha sostenuto Nadal, per poi soffermarsi ad augurare ai suoi colleghi un futuro carico di vittorie e soddisfazioni. “Auguro loro il meglio per continuare ad andare avanti, saranno le stelle del futuro se riusciranno a restare integri e avranno una carriera straordinaria” ha infatti dichiarato il tennista spagnolo, sottolineando le grandi speranze che nutre nei confronti dei due giovani atleti.

Sinner tra ricorsi sul doping e vittorie straordinarie

Mentre il numero uno al mondo continua a portare a casa vittorie su vittorie, il caso Clostebol sembra farsi sempre più piccolo, nonostante il ricorso della Wada al Tas (Tribunale arbitrale dello sport) contro l’assoluzione di Jannik Sinner. Le documentazioni presentate dal tennista e dal suo team sembrerebbero non aver convinto la World Anti Doping Agency, che vorrebbe indagare meglio sull’accaduto per comprendere se realmente non vi sia stata una “contaminazione volontaria“.

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Il Tas proprio ieri avrebbe reso note le motivazioni della sentenza riguardante la tennista romena Simona Halep, che si sarebbe resa protagonista di un caso di doping che però ha ben pochi dettagli in comune con quella di Sinner. La tennista, infatti, avrebbe assunto un medicinale dopante dopo che una sua fisioterapista, che non era un medico, glielo avrebbe consigliato. Il Roxadustat avrebbe quindi alterato le analisi cliniche dell’atleta, portando il Tas a condannarla prima a quattro anni e nove mesi per positività al farmaco vietato e poi ad accettare la richiesta di ricorso e diminuire la pena a soli 9 mesi.

I giudici avrebbero infatti deciso di ritenere veritiera l’involontarietà dell’assunzione da parte dell’atleta, sottolineando però l’incredulità per il fatto che “in un ambiente di così elevata professionalità questioni legate a possibili problemi con l’antidoping siano affidate a persone che non abbiano esperienza in questo settore“. Il caso di Halep sarebbe però diverso da quello di Sinner, in quanto quest’ultimo sarebbe stato contaminato dalla crema vietata non direttamente, ma tramite i residui che erano rimasti sulle mani del suo fisioterapista, che aveva utilizzato il Clostebol per curare un taglio che aveva sulla mano.

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