Paralimpiadi 2024: azzurri pronti a battere record di Tokyo

L’Italia riparte dallo storico risultato di Tokyo dove erano circa 69 medaglie, di cui 14 ori, 29 argenti e 26 bronzi

Redazione
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Dopo la chiusura delle Olimpiadi di Parigi, terminate circa tre settimane fa, adesso l’attenzione è tutta rivolta alla XVII edizione delle Paralimpiadi che si terranno nella stessa città. L’inizio è previsto per il 28 agosto con una cerimonia inaugurale che si terrà alle ore 20 negli Champs-Elysees e in Place de la Concorde, e dureranno fino all’8 settembre.

I Giochi Paraolimpici sono molto più di un semplice evento sportivo. Infatti, rappresentano un’opportunità unica per concentrare l’attenzione del mondo sullo sport e sulla disabilità, ispirando individui, ad apportare cambiamenti sociali e promuovere opportunità professionali e sportive inclusive per persone con disabilità.

La delegazione italiana con numeri da record

Ambra Sabatini, atleta paralimpica
Ambra Sabatini, atleta paralimpica

L’Italia è sempre stata presente ai giochi paraolimpici estivi sin dalla prima edizione, Roma 1960. Ad oggi, gli azzurri hanno conquistato in totale 599 medaglie, di cui 167 d’oro, 202 argento e 230 bronzo. L’Italia riparte dallo storico risultato di Tokyo dove erano circa 69 medaglie, di cui 14 ori, 29 argenti e 26 bronzi.

A Parigi, quest’anno, la squadra azzurra si presenta con ben 141 atleti, di cui 70 atlete e 71 atleti, impegnati in 17 discipline, come il tennis da tavolo, badminton, tiro con l’arco, ciclismo, nuoto, atletica leggera, canoa, scherma e tante altre. A guidare il gruppo azzurro, ci saranno i due portabandiera, Ambra Sabatini dell’atletica leggera e Luca Mazzone del ciclismo.

La novità per i giochi paralimpici

Tra le novità di questa edizione, la decisione del comitato paraolimpico internazionale di revocare il divieto di mostrare tatuaggi con i cinque cerchi olimpici, che finora erano considerati contrari alle regole sulla pubblicità.

La questione dei tatuaggi con i cinque cerchi non è peregrina come si vuol far sembrare. Sebbene il logo olimpico non sia direttamente collegato con le paraolimpiadi, il comitato paraolimpiaco internazionale considerava che questi tatoos potessero confondere il pubblico e sminuire il brand paraolimpico, rappresentando da un logo diverso. Tuttavia, a pochi giorni dai giochi, la decisione di revocare il divieto di questi tatuaggi è stata accolta in maniera calorosa dagli atleti, i quali vedono questi tatuaggi un’importante espressione del proprio percorso delle proprie esperienze.

 

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