Si è parlato nelle ultime settimane della possibilità, da parte del Governo, di eliminare il Decreto Crescita. Questo, tuttavia, non ha soddisfatto le società calcistiche di Serie A che, proprio grazie al suddetto, negli ultimi quattro anni sono riuscite ad acquistare calciatori, per giunta molto importanti e ben stipendiati, traendo grandi vantaggi attraverso il risparmio sull’ingaggio lordo.
La prospettiva di eliminare il Decreto Crescita, che ha mantenuto in vita la competitività delle squadre italiane in Europa, ha preoccupato le società, con il team rossonero fra le più attive nel denunciare i rischi connessi alla decisione di abolirlo.
Milan, Furlani: “Decreto Crescita ci permette di reggere confronto con resto d’Europa“
Giorgio Furlani, infatti, intervenuto su RDS, durante la trasmissione radiofonica della Serie A, ha specificato: “Il Decreto Crescita è l’unico strumento che permette alle squadre italiane di reggere il confronto con il resto d’Europa. Abbiamo visto che in una realtà come la nostra, dove vigono costanti difficoltà di bilancio e nella costruzione degli stadi privati, si è comunque riusciti ad avere un buon impatto nelle competizioni europee della scorsa stagione, questo grazie al Decreto”.
Il CEO rossonero, infine, ha sottolineato le storture derivate da una simile privazione: “Abolire il Decreto Crescita non impatterebbe negativamente solo sui risultati sportivi, ma anche sull’appeal e la possibilità da parte del calcio italiano di vendere diritti televisivi”.
La speranza finale di Furlani: “Mi appello al buon senso delle istituzioni, declinare i capitali provenienti dall’estero, che andrebbero a impattare positivamente anche sul resto del Paese, mi sembra un atto folle”.