L’8 maggio 2025 passerà alla storia della Chiesa cattolica: alle 18.08 tutto il mondo ha assistito alla fumata bianca che ha segnato l’inizio del pontificato del primo papa statunitense, Papa Leone XIV, nato come Robert Francis Prevost. Nelle prime parole al pubblico, pronunciate dalla Loggia delle Benedizioni in Piazza San Pietro, il cardinale dell’ordine agostiniano ha espresso la volontà di proseguire in continuità con il cammino intrapreso da Jorge Mario Bergoglio nei suoi 12 anni da pontefice.
Gli sport seguiti da Papa Leone XIV
Tra le curiosità uscite fuori nelle ultime ore sulla vita di Robert Prevost, desta particolare interesse la sua grande passione per lo sport, condivisa con due suoi predecessori, Francesco e Giovanni Paolo II. Leone XIV, infatti, segue il baseball sin da quando era giovane e il fratello John, intervistato appena conosciuta l’identità del nuovo pontefice, ha rivelato la preferenza di “Rob” per i Chicago White Socks, squadra della città dove risiedeva la famiglia.
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Il nuovo Vescovo di Roma è anche un tifoso dei Villanova Wildcats, la squadra di basket dell’università della Pennysilvania in cui Prevost ha studiato e in cui si è laureato in scienze matematiche. Il retweet del post in cui si celebrava la vittoria dei Wildcats nel campionato degli atenei statunitensi del 2016, certifica il suo sostegno per la squadra.
Padre Giuseppe Pagano, frate del Convento degli Agostiniani di Santo Spirito a Firenze, conosce molto bene Leone XIV e rivela come Prevost ami “gli sport e andare allo stadio. Nel calcio è un grande tifoso della Roma. L’ho sentito dopo la partita Roma-Fiorentina. Mi ha detto scherzando: ‘La vittoria della Roma è il primo miracolo di Francesco dopo la morte“.
La grande passione per il tennis
Ma Papa Leone XIV è soprattutto un grande amante del tennis, pur considerandosi un “dilettante” in questa disciplina. C’è però chi racconta dell’ex cardinale come un “discreto giocatore“, dotato di un gran rovescio.
Dopo essere stato nominato cardinale da Papa Francesco aveva spiegato che “da quando ho lasciato il Perù” – dove è stato missionario per oltre un decennio – “ho avuto poche occasioni per allenarmi, quindi non vedo l’ora di tornare in campo. Finora il nuovo lavoro non mi ha lasciato molto tempo libero“.
Le uscite di Wojtyla sulla neve
Sicuramente l’incarico di pontefice sottrarrà ancora più tempo a Leone XIV e per lui sarà difficile coltivare le passioni sportive, ma non impossibile. Infatti Karol Wojtyla, nei suoi anni di pontificato, quando aveva tempo e di nascosto dalle telecamere, trovava il modo di andare in montagna per farsi qualche discesa sugli sci. Inoltre, fece realizzare una piscina nella residenza di Castel Gandolfo per concedersi qualche nuotata nei giorni estivi.
L’amore di Bergoglio per il San Lorenzo
È nota a tutti il legame che anche Papa Francesco ha avuto con lo sport. Da giovane Bergoglio ha giocato a basket, passione ereditata dal padre, e fino al giorno della sua scomparsa è stato un grande tifoso del squadra di calcio del San Lorenzo de Almagro.
Bergoglio più volte ha sottolineato l’importanza di praticare attività sportiva come una parabola per allenare i valori morali di ogni individuo perché “lo sport è l’antitesi delle scorciatoie e delle tentazioni della vita. È talento che va allenato, custodito, come nella vita. È fatica, che non pesa se si riesce a guardare oltre le apparenze“.
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