Sono solo un lontano ricordo per l’Udinese i fantasmi della retrocessione sfiorata alla fine dello scorso anno. In estate il club ha tracciato una rotta diversa, anzitutto nella mentalità e nell’idea di gioco da dare al gruppo, e a fare ciò è arrivato l’esotico Kosta Runjaic come allenatore. Il risultato? La squadra friulana è prima da sola in Serie A, un qualcosa che succedeva quando era composta da giocatori di un certo calibro.
Sono passati quasi 13 anni dall’ultima volta che tale evento si è verificato: era esattamente il 23 ottobre 2011 quando l’Udinese batteva 3-0 il Novara, con le reti di Di Natale e Domizzi, e saliva a quota 15 dopo 7 giornate di Serie A, guardando tutti dall’alto verso il basso. Guidolin, grazie ai vari Totò, Handanovic, Asamoah, Benatia, Isla, Armero, Basta e Pereyra, arrivò terzo quell’anno. Che sia di buon auspicio?
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Non è di certo ciò che si chiede a Runjaic, che però vuole stupire con le sue idee e con la sua storia particolare: quella di un ex assicuratore diventato allenatore, che dopo le esperienze in Germania e Polonia sogna ora in grande con l’Udinese. Un maniaco dell’ordine fissato con lavagnette disseminate in ogni dove per il centro sportivo e video motivazionali, che sta riaccendendo la passione friulana per il calcio.
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