Il numero uno della terza serie lascia. L’annuncio alla cena degli auguri natalizi: “Riforma bloccata, ne prendo atto e lascio”
“Ho aspettato di consegnare le dimissioni da Presidente di Lega Pro, esse saranno operative da domani. Avevo la cena degli auguri con voi, donne e uomini della Lega Pro, con voi che siete la forza della Lega Pro e volevo partecipare”. Queste le parole di addio di Francesco Ghirelli alla Serie C, all’indomani dell’assemblea dei club che non ha approvato la proposta di modifica del format del campionato.
Le parole di addio
“Va preso atto del voto, senza se e senza ma, la proposta è stata respinta. Nessun commento da parte mia come è doveroso nel gioco democratico. Ho spinto a dare, con il fare la riforma del format, anche un segnale al Paese, in senso opposto alla negatività, ad investire per cambiare trend, per passare da una situazione certa, negativa ad una sfida per tornare a sorridere e produrre risorse. La Serie C è un campionato bellissimo, pieno di storia, emozione. Ha un urgenza a cui dover dare una risposta, indicare un progetto forte di sostenibilità economica e di ripresa di contatto con i giovani. Se non lo fa, sarà esposta ad incursioni. Vi auguro il meglio, ho lavorato bene con voi, anzi sono stato bene – ha concluso Ghirelli – Porto con me gioia, sorriso e speranza perché mi auguro che la vostra generazione possa riuscire dove qualcuno ci ha provato e non ce l’ha fatta. A chi ha lavorato con me, in questi giorni duri, ho sempre ricordato Spartacus e la sua uccisione. Gli ho detto che mai era riuscita l’operazione di far diventare governo chi parte dalla condizione ultima perché sa andare contro, sa lamentarsi e ha terribilmente paura del salto nell’assumere il ruolo di leadership. Lasciate da parte le meschinerie, ci sono sempre e sempre ci saranno, ma se guardassi in quella direzione non capirei l’eccezionale portata della partita che ho giocato e in negativo avrei un unico risultato, sarebbe quello di aumentare la tristezza nel constatare la miseria di uomini minuscoli”.