Pioli schianta Inzaghi, finisce 3-2 il derby della Madonnina. Milan al comando temporaneo della Serie A
Il Milan ha sconfitto l’Inter. Un tripudio rossonero, quello di oggi in quel di San Siro, dove la squadra campione d’Italia ha dominato sui diretti rivali, lanciando un segnale inequivocabile al campionato: i rossoneri ci sono e vogliono bissare la vittoria dell’anno precedente.
Troppo timorosa l’Inter di Inzaghi, incapace di reggere l’urto della formazione rossonera, lucida anche dopo lo svantaggio iniziale e solida nella fase finale del match, quando i nerazzurri hanno tentato di assaltare la porta di Maignan, strepitoso nel finale, per tentare di pareggiare.
Prestazione sontuosa per Leao e Tonali, sempre più punti fermi della squadra di Pioli, che ora torna a far brillare le sue stelle.
Inzaghi per il suo terzo derby della Madonnina sceglie di schierare Correa accanto a Lautaro Martinez, vista l’assenza di Romelu Lukaku. L’argentino vince il ballottaggio col ben più esperto Edin Dzeko, ritenuto da Inzaghi più utile a partita in corso.
Confermato il tris difensivo composto da Bastoni, Skriniar e De Vrij. In regia il solito Brozovic, sostenuto da Barella e Calhanoglu, il grande ex rossonero, fra i più contestati durante i festeggiamenti del tricolore rossonero.
Sugli esterni Inzaghi opta per Dumfries e Darmian, al fine di garantire un equilibrio fra spinta a destra e contenimento sul binario di sinistra.
Pioli, dal canto suo, opta per una squadra di maggior qualità e meno interdizione rispetto al suo collega rivale. Difesa confermata con Calabria ed Hernandez sugli esterni, Tomori e Kalulu davanti al solito Maignan.
A centrocampo Tonali e Bennacer col compito di muovere il pallone con velocità e ricucire gli spazi lasciati dall’assetto offensivo della squadra. A trequarti, ad agire alle spalle di Giroud, viene scelto il sorprendente De Ketelaere, sugli esterni Leao e Messias.
Il primo tempo è garanzia di spettacolo e scintille. Il primo ottenuto attraverso i gol e le giocate dei protagonisti in campo, bravi a far valere le proprie qualità, le seconde, vale a dire le scintille, regalateci da Theo e Dumfries dopo soli 2’.
Il terzino francese, infatti, dopo un corpo a corpo con il rivale olandese, non le ha mandate a dire al calciatore nerazzurro, il quale non contento di quanto sentito ha risposto per le rime, causando un parapiglia sul terreno di gioco, sedato soltanto dalle ammonizioni del direttore di gara, il signor Chiffi, bravo a tenere le redini del match salde nelle sue mani.
Dopo 20’ di studio è l’Inter a passare in vantaggio. Brozovic, imbeccato da Correa, si invola in solitaria davanti a Maignan, con il portiere rossonero che non può impedire la rete del croato.
Il Milan invece di scoraggiarsi riprende a giocare e, anzi, lo fa con maggiore vigore. Il pareggio è quasi immediato, dopo soli 7’, Leao, servito da Tonali bravo a recuperare la sfera dopo un break su Calhanoglu, perfora Handanovic e sigla la rete del pari.
L’Inter sembra essere sparita dal campo e la tanta confusione fra le fila nerazzurre aiuta i rossoneri, che alzano il baricentro e sfiorano il vantaggio con Tonali al 35’ e De Ketelaere al 40’.
Nel secondo tempo parte forte la squadra di Pioli che prima con Giroud al 54’ e poi con Leao al 60’, piega per ben che volte la resistenza della difesa nerazzurra e manda in delirio il tifo rossonero.
Sembrerebbe spianata la strada per la goleada del Milan, ma i cambi di Inzaghi danno la scossa ai suoi.
Dzeko, appena entrato, al 67’ su assist di Darmian ridà un senso al derby. L’Inter cerca disperatamente il pari nell’ultima mezz’ora ma tre interventi prodigiosi di Maignan negano a Lautaro e compagni la possibilità dì evitare la sconfitta.
Il Milan torna a vincere un derby casalingo dopo sei anni e prende la testa della classifica in attesa delle partite di Roma e Atalanta.