Arriva la notizia ufficiale: Luciano Spalletti non sarà più il Commissario Tecnico dell’Italia a cominciare dalla fine della partita di domani contro la Moldavia. Dopo la seconda partita del girone, il mister risolverà il contratto con la Nazionale; lo ha comunicato lo stesso allenatore nella conferenza stampa pre-match, assumendosi tutte le responsabilità della sconfitta per 0-3 contro la Norvegia di venerdì scorso e il fallimento della campagna nell’Europeo dell’estate scorsa.
Le parole del mister e del Presidente della FIGC
Il tecnico di Certaldo si è detto dispiaciuto per come si è evoluta la situazione e non aveva intenzione di rinunciare alla panchina della Nazionale. Sarebbe stata, infatti, una scelta del Presidente della FIGC, Gabriele Gravina, quella di sollevare Spalletti dall’incarico di c.t.; ieri sera il vertice della Federazione l’ha comunicato al mister.
Dal momento del triplice fischio della partita di Oslo, l’ex allenatore del Napoli è stato in bilico per via delle voci di Gravina che avevano definito inaccettabile una sconfitta così umiliante. Il numero 1 della FIGC aveva poi detto: “Il rilancio sarà con Spalletti? No questo non posso dirlo, stiamo parlando e ragionando”, lasciando intendere la volontà di cambiare il selezionatore della Nazionale.
La settimana scorsa, durante il ritiro di Coverciano in vista della partita contro la Norvegia, si era scatenata la polemica tra Spalletti e Francesco Acerbi perché quest’ultimo aveva deciso di rinunciare alla convocazioni per divergenze con il c.t..
I nomi in pole per il dopo Spalletti
Iniziano già a circolare i primi nomi per il post-Spalletti, su tutti quelli dell’ex Milan Stefano Pioli e dell’attuale consigliere dei presidenti della Roma, Claudio Ranieri, fino al mese scorso sulla panchina proprio dei giallorossi. Il prossimo commissario tecnico si siederà sulla panchina azzurra a cominciare dalla doppia sfida di settembre contro Estonia e Israele, valevoli entrambe nel girone I per la qualificazione ai Mondiali del 2026.
