Un risultato con rari precedenti nella storia è quanto emerge al termine di Lazio-Inter. I biancocelesti franano incassando 6 reti dai nerazzurri che riscattano immediatamente la trasferta di Leverkusen, bravi a colpire in ogni occasione presentatasi. Inzaghi si rilancia e punta l’Atalanta distante tre lunghezze, attendendo la gara da recuperare con la Fiorentina.
La Lazio di Baroni parte forte e accenna ad una gara di dominio, poi esce Gila in seguito ad un contrasto con Lautaro. L’uscita del centrale spagnolo cambia lo spartito e l’inerzia della gara, L’Inter, appesa a Sommer sino a quel punto, si sveglia ed azzanna. Il subentrato Gigot causa il rigore trasformato da Calhanoglu al 41′, quello che ribalta gli esiti della serata, così come il raddoppio di Dimarco al momento di rientrare negli spogliatoi.
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Nella ripresa due rapide mazzate tagliano gambe, fiato e morale alla Lazio. Barella e Dumfries portano lo score su un pesante 0-4. Una gara senza storia sul piano del risultato si chiude con le reti di Carlos Augusto al 77′ e di Marcus Thuram al 90′. Quattro snodi chiave condannano i padroni di casa all’onta del passivo di 6 reti: l’uscita di Gila, la chiusura del primo tempo, l’apertura della ripresa e la conclusione del match. Inzaghi e i suoi festeggiano a gran voce un risultato storico, potendo, così, mettere nel mirino la vetta rappresentata dall’Atalanta: momentaneo -3 dagli orobici, con l’asterisco di Firenze da tramutare in necessaria vittoria.
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