Negli ultimi 7 giorni è cambiato tutto in casa Italia: una settimana fa la squadra di Luciano Spalletti si stava preparando per affrontare una sfida complicata in casa della Norvegia; oggi la Nazionale non ha più il commissario tecnico e la disfatta di Oslo ha messo a rischio la qualificazione azzurra ai prossimi Mondiali del 2026.
Nelle ultime ore sono stati fatti passi in avanti nella scelta del prossimo ct. Oggi è il giorno dell’incontro tra Gabriele Gravina, presidente FIGC, e Gennaro Gattuso, l’uomo in pole per la panchina degli Azzurri. Per quanto riguarda il contratto, la federazione non è intenzionata a proporre un accordo superiore a un anno, fino al Mondiale 2026, con opzione di rinnovo in caso di buoni risultati.
La nuova Italia
Si sarebbe già arrivati a parlare dei possibili collaboratori di Gattuso. Innanzitutto Ringhio ragiona sul possibile ritorno a Coverciano dell’ex ct Cesare Prandelli in qualità di coordinatore tra i vivai dei club italiani. È da tempo che l’ex Ct mette in evidenza le criticità legate alla formazione dei giovani, denunciando le carenze del nostro sistema e avanzando proposte rimaste finora inascoltate.
Confermato Gianluigi Buffon come capo delegazione, nello staff potrebbe esserci l’ingresso di Leonardo Bonucci, oggi al fianco di Bernardo Corradi nell’Italia under 20. Si valuta anche l’inserimento di Andrea Barzagli e Gianluca Zambrotta, sia nello staff della Nazionale maggiore sia nell’Under 21, per creare un legame solido tra le due squadre.
Gravina ieri è tornato a parlare per la prima volta dopo l’esonero di Spalletti e si è espresso sulla ricerca del nuovo allenatore: “Useremo tutti i giorni a disposizione”. Del resto la federazione ha bisogno di tempo per ragionare sulla scelta del nuovo selezionatore della Nazionale, dal momento che il preferito del presidente federale, Claudio Ranieri, ha rifiutato la proposta per rimanere a Roma al fianco della famiglia Friedkin.
