Il Frosinone ha scelto Eusebio Di Francesco. L’ex tecnico di Roma e Sassuolo, tra le altre, prende dunque il posto di Fabio Grosso alla guida della squadra neopromossa in Serie A battendo la concorrenza di Davide Nicola, Fabio Pecchia e Roberto D’Aversa, altri potenziali candidati del club laziale.
Una vera e propria scommessa per il Presidente Stirpe che alla fine ha voluto rilanciare la carriera dell’allenatore abruzzese. Carriera piena di alti e bassi, non c’è che dire, e rappresentata dalla grande ascesa che partì da Sassuolo fino a raggiungere quella favolosa semifinale Champions con la Roma, dopo aver eliminato il Barcellona dell’allora Re Leo Messi. La Capitale che riaccolse l’ex pupillo scudettato (da giocatore nel 2001 proprio con i giallorossi allora guidati da Fabio Capello) e che doveva in qualche modo segnare l’inizio della favola Di Francesco; un terzo posto in campionato guadagnato alla prima panchina con la Roma e, appunto, una semifinale agguantata in rimonta contro i blaugrana, sfiorando il sogno Champions dopo l'”ingiusta” eliminazione contro il Liverpool al secondo anno in panchina.
Di Francesco al Frosinone: il bel gioco per garantire Serie A, dimenticando il passato
Bel gioco, divertente e soprattutto incentrato sui giovani, il biglietto da visita che Di Francesco riportò in giallorosso (e Nicolò Zaniolo ne sa certo qualcosa); al terzo anno gli fu cara la sconfitta nel derby e da qui iniziò la rapida discesa, nonostante l’ottimismo di chi scelse Eusebio per costruire nuovi progetti. Dal 2019, infatti, il tecnico abruzzese perde la panchina della Sampdoria dopo appena sette partite, con soli 3 punti guadagnati ed un ultimo posto che portarono all’esonero dell’allenatore; 7 mesi a Cagliari conditi da 3 vittorie e record negativo assoluto che lo vide mai vittorioso per 16 gare consecutive; a Verona, tanto per chiudere il cerchio, viene esonerato dopo soli tre turni di campionato.
Un oblio che, finalmente, si interrompe con la nuova sfida firmata dal Presidente Stirpe per riportare a Frosinone la voglia di una Serie A riconquistata e mai così preziosa. Le aspettative sono importanti e la nuova scommessa Di Francesco lascia presagire la voglia di una piazza che spera di raggiungere un posizionamento di tranquillità scegliendo, di nuovo, il bel gioco fatto di giovani e, soprattutto, italiani. Un Frosinone, perché no, che possa somigliare a quel Sassuolo che lanciò, ai tempi, i desideri di un tecnico che ad oggi appare ancora troppo incompreso. Buona fortuna Eusebio.