Dopo 120’ minuti di grande tensione chiusi in parità (1-1) dal dischetto il Francoforte vince la sua seconda Europa League. Rangers ko
L’Eintracht Francoforte vince la sua seconda Europa League. Dopo 42 anni le Aquile tornano a vincere un trofeo europeo dopo una partita tiratissima, decisa soltanto dai calci di rigore. Grande festa per Glasner che al primo anno alla guida della squadra di Francoforte centra la vittoria di un trofeo prestigioso. Grande rammarico in casa Rangers, dove non è bastata una cavalcata esaltante per riportare un titolo europeo in Scozia.
Per la finalissima Van Bronckhorst opta il solito 4-2-3-1 a tutto campo, con il quale esaltare le caratteristiche degli esterni Kent e Kamara, supportati dai funambolici terzini Barisic e Tavernier. In attacco Haribo sostituisce l’infortunato Morelos con Wright pronto ad agire sulla trequarti. Il Francoforte di Glasner risponde con un 3-4-2-1 di contenimento. Grande intensità a centrocampo, dove a Rode e Sow viene affidato il compito di contenere Wright ed assorbire gli inserimenti dei mediani scozzesi. In avanti spazio a Borré, supportato da Kostic, eroe del Camp Nou, ed il talentuoso Lindstrom.
Il primo tempo: regna l’equilibrio
Prima frazione equamente suddivisa in due parti, la prima fase di marca tedesca con l’Eintracht più aggressivo e sciolto a fare la partita. Rangers costretti sulla difensiva, rischiano su un paio di conclusioni fuori di poco di Kostic e una giocata funambolica di Kamada, sulla cui iniziativa McGregor, portiere degli scozzesi, è costretto a disinnescare il tiro di Sow. Intorno al 25’ gli equilibri della partita mutano in favore degli scozzesi, abili ad uscire dalla propria metà campo con maggiore personalità e a sfruttare le corsie laterali, punto forte della squadra di Van Bronckhorst. Al 26’ Haribo si gira dal limite dell’area e con un sinistro a giro sfiora il palo, dando l’illusione ottica del gol ai supporters dei Rangers. Al 36’ il portiere tedesco, Kevin Trapp, è chiamato al grande intervento quando deve deviare in corner un colpo di testa di Landstram. Il primo tempo, dopo 6 minuti di recupero dovuti all’infortunio di Rode in avvio, scivola via dopo una prima fase di partita incentrata sull’equilibrio fra le due compagini.
Il secondo tempo: gol ed emozioni ma è pareggio
Nessun cambio in avvio di ripresa e subito occasionissima per i tedeschi che sfiorano il vantaggio con Lindstrom, la cui conclusione esce di un soffio alla destra di McGregor. Rispondono subito i Rangers con Kent che al 54’ servito da Tavernier, dopo una delle sue discese a destra, calcia a lato da buona posizione, scuotendo i suoi compagni. È il preludio al vantaggio scozzese che arriva al 56’ con Aribo, bravo a sfruttare una follia difensiva di Sow, che involontariamente lo lancia in porta con un retropassaggio di testa, nell’azione si fa male Tuta che lascia il campo per Hasebe. Risponde subito l’Eintracht che sfiora il pari ancora con Lindstrom, il quale calcia a botta sicura dopo una sponda di Knauff, salva Bassey e i Rangers possono riorganizzarsi. Al 66’ Borré in pressing costringe all’errore Goldson e Kamada, ben imbeccato da Rode, non riesce a pareggiare davanti a McGregor. Al 70’ Kostic, pur marcato a uomo da Tavernier, inventa un cross radente che taglia l’area e trova Borré bravo ad anticipare Goldson e ad insaccare alle spalle di McGregor. L’Eintracht pareggia la gara e rimette tutto in discussione, mandando in visibilio i tantissimi tifosi tedeschi. Glasner, conscio del momento d’inerzia dei suoi, inserisce Hauge per Lindstrom. I Rangers rispondono con Sakala al posto dell’ammonito Wright. Al 76’ Hauge, dopo una sponda di Borré, calcia a giro ma non trova la porta di McGregor, è una buona occasione per l’Eintracht che sembra padrone del campo dopo la rete del pari. Al minuto 88, dopo una fase avara di emozioni a causa delle squadre bloccate dalla tensione, Kostic tenta il tiro da posizione angolata e sfiora il palo. Nei 5’ di recupero le squadre hanno troppa paura di esporsi e la partita termina con un pari che impone i supplementari.
Supplementari e rigori, festa Eintracht
Nei 30’ di extra time le due compagini non si risparmiano e rispondono colpo su colpo alle occasioni degli avversari. Vuoi per la bravura di Trapp, miracolo al 117’ su Kent, e L’imprecisione di Jaki che, subentrato a Rode, da buona posizione spara alto, il risultato non cambia e per assegnare la coppa ci vogliono i calci di rigore. Nella drammatica lotteria dagli 11 metri vincono i tedeschi 5-4, decisivo l’errore di Ramsey che sbatte su Trapp.