Il rilevamento condotto dalla Federazione ha fatto registrare un +96% sul gas e una previsione del +110% sui costi del riscaldamento. Nel mirino i centri sportivi per il calcio giovanile
È tempo di bilanci per il calcio italiano. La crisi energetica, infatti, incombe in maniera prepotente nella vita quotidiana dei cittadini, così come in quella degli sportivi professionisti e delle società. Fra le più colpite dal rincaro dei prezzi sul piano energetico, sicuramente ci sono le squadre di Lega Pro, un mondo che ogni anno deve fare i conti con fallimenti societari, conti che non tornano e interventi federali per preservare gli equilibri, salvando club e competizioni. Un allarme lanciato dalla stesso presidente Francesco Ghirelli nei giorni scorsi.
Nella settimana compresa fra il 10 e il 16 settembre, infatti, proprio la Lega Pro ha condotto uno studio sui costi energetici sostenuti dalle 60 squadre della categoria. La Federazione ha già annunciato che queste rilevazioni saranno realizzate mensilmente, con l’obiettivo di monitorare l’andamento dei costi e tenerne conto.
Gli aumenti più rilevanti
Fra gli aumenti più significativi, ovviamente, il gas, il cui prezzo è cresciuto di circa il 96% rispetto all’anno precedente. Luce e riscaldamento, invece, hanno fatto registrare un aumento del 90% e del 110%, fra i più alti segnalati nel report, con quest’ultimo per cui è stato già considerato un aumento previsionale per i mesi di novembre, dicembre, gennaio e febbraio, quando il clima richiede un maggiore consumo di riscaldamento. Anche il dato sulla luce, utile per illuminare gli impianti sportivi nelle ore invernali più buie, porterà ad un aumento previsionale in grado di superare il 100%.
Questo dato allarma, e non poco, le Federazioni sportive. Già Gravina, presidente della Figc, nelle scorse settimane parlò di «società minori in crisi economica» e rischio di «fallimenti su fallimenti». La ricerca, finanziata dalla Lega Pro, è stata condotta prendendo come campione il 67% delle società della suddetta lega, le quali sostengono costi diretti legati all’energia. Il report, inoltre, conclude che l’aumento dei prezzi è più considerevole nei centri sportivi adibiti al calcio giovanile, dove gli allenamenti serali e la necessità di acqua calda per le docce si farà sentire, secondo il rilevamento dati, e non poco sui costi e sui conti societari.