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Thomas Ceccon: “Resta il rammarico per non aver vinto l’oro”

In un'intervista Thomas Ceccon ha rivelato come ha preso il secondo posto a Singapore e poi si è aperto sul tema dell'amicizia. Mentre sull'amore ha confessato: "Questa ricerca sarà ancora bella lunga. Al momento è l’ultimo dei miei pensieri"

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Thomas Ceccon in una lunga intervista al Corriere della Sera ha parlato un po’ di sé e del rammarico che ha avuto nel non vincere l’oro ai Mondiali di nuoto, per i quali si era allenato molto.

Sull’oro mancato ha detto: “Un po’ di rammarico resta. L’argento nei miei 100 dorso torna ancora nei pensieri, ma credo che possa aiutarmi per il futuro. Non sempre mi va di traverso l’argento. Per esempio, ho gioito per gli argenti di Nadia Battocletti nei 10.000 metri e di Andrea Dallavalle nel triplo ai Mondiali. L’atletica mi appassiona”.

Nonostante la fatica Ceccon ha sempre provato a cimentarsi in prove differenti, a proposito ha detto: “A Singapore mi sono massacrato, ma agli Europei nel 2026 proverò ancora un programma multiplo con 14-15 turni di gara in una settimana, proprio per prendere una decisione in vista di LA 2028. Fa parte di me. In allenamento adoro fare tutti e quattro gli stili. Quando c’è un lavoro sui 50 mi chiedo: lo faccio a delfino, dorso, rana o stile? In pochi possono dirlo, mi rende orgoglioso“.

Thomas Ceccon risponde alle “accuse”

Thomas Ceccon ha anche risposto all’accusa di essere invidioso del guadagno di Sinner ha detto: “Una stupidaggine gigantesca. Mi avevano chiesto la diversa visibilità tra tennis e nuoto. Dire che noi nuotatori se va bene guadagniamo 15mila dollari è un dato di fatto, non è gelosia. Io sono tifoso di Jannik. Ma tra titoli, like, click, tante cose vengono stravolte diventando senza senso”.

Ceccon sa di avere un carattere altalenante e a proposito ha ammesso: “Faccio i conti con i miei sbalzi di umore. Anche per stupidaggini, magari non mi piace come mi sto allenando oppure ho un pensiero che non voglio esternare. E poi sono abbastanza permaloso. Se le cose me le dicono in un certo modo, mi chiudo a riccio. Lo faccio da sempre anche con i miei genitori”.

E poi sull’accusa di essere un personaggio “chiuso” e che fa poca amicizia ha spiegato: “Mi rinchiudo nel mio mondo, ho tre-quattro amici e sono contento così. Se però devo descrivermi, quando ne vale la pena, sono il primo a raccontarmi, anche nei tormenti. In fondo mi fa piacere far conoscere Thomas e non solo Ceccon”.

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