Piantedosi, “possibili incidenti al derby Lazio-Roma”. Per Gualtieri “vietare la trasferta ai biancorossi”. Timori anche su hooligans a Napoli
Dal Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica arriva l’allerta su una serie di partite a rischio sicurezza, dal derby tra Roma e Lazio di domenica fino alla trasferta del Feyenoord nella capitale il prossimo 20 aprile: un allarme che spinge le forze di polizia alla “massima attenzione per scongiurare scontri e danni”.
Dopo i disordini di mercoledì scorso a Napoli, i timori del Viminale riguardano dunque nuove vendette e regolamenti di conti che vedrebbero coinvolte varie tifoserie legate da gemellaggi e rivalità anche internazionali. E proprio sul capoluogo partenopeo, che ancora conta i danni della guerriglia messa in atto dagli ultrà dell’Eintracht di Francorforte, scatta un nuovo alert sugli hooligans.
I match a rischio
Sotto i riflettori c’è la partita di qualificazione agli Europei di Calcio tra Italia e Inghilterra in programma giovedì prossimo al Diego Armando Maradona, con l’arrivo previsto di oltre duemila tifosi della nazionale inglese.
Dalle considerazioni fatte durante il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro Matteo Piantedosi, sono emerse preoccupazioni per i possibili incidenti al derby Lazio-Roma. Negli ultimi mesi tra le due tifoserie si è rotta una ‘pax’ che durava ormai da qualche anno. Per questo c’è grande preoccupazione in vista della partita in programma domani allo stadio Olimpico.
Ci saranno dunque servizi preventivi fin da questa mattina in tutti i luoghi di aggregazione delle due tifoserie. Presenza massiccia delle forze di polizia sia dal lato di Ponte Milvio e del centro storico, zone da sempre controllate dal tifo biancoceleste, sia dal lato di piazza Mancini, dove in genere lasciano le loro auto gli ultrà della Roma. In vista della stracittadina, inoltre, saranno potenziati i filtraggi e, in particolare saranno verificati gli striscioni delle tifoserie, compresi quelle che dovessero far riferimento al conflitto in Ucraina.
Appare quasi certo invece che il match di ritorno dei quarti di finale di Europa League, Roma-Feyenoord del 20 aprile, sarà vietato ai sostenitori olandesi, i quali già si scaldano con messaggi di battaglia sui forum. Del resto il precedente è pesante: nel 2015, sempre in occasione di un match contro i giallorossi, la tifoseria di Rotterdam vandalizzò la fontana della Barcaccia in piazza di Spagna dopo aver innescato una guerriglia urbana che portò anche al ferimento di alcuni agenti. Per quell’episodio quattro tifosi sono stati condannati a quattro anni.
Memore della vicenda, che finì anche sui media internazionali provocando polemiche e indignazioni, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha chiamato il titolare del Viminale esprimendogli “preoccupazione per questo incontro che, tra l’altro, cade proprio alla vigilia dell’arrivo degli ispettori del Bie per l’Expo di Roma”, e chiedendo di valutare appunto l’ipotesi dello stop alla trasferta per i supporter biancorossi.
La richiesta sarebbe quasi sicuramente in linea con le future decisioni del titolare del Viminale il quale, già quando rivestiva la carica di prefetto della capitale nel 2022, dispose il divieto di vendita dei biglietti agli stessi tifosi in occasione di Lazio-Feyenoord.
I riflettori delle forze di sicurezza si accenderanno però già nelle prossime ore in occasione di Atalanta-Empoli. Resta il sospetto che alcuni gruppi di tifosi dell’Eintracht di Francoforte, gemellati con gli ultrà atalantini, dopo essere stati a Napoli potrebbero aver deciso di intrattenersi a Bergamo in vista della partita di serie A lanciando provocazioni a distanza contro i tifosi partenopei.
Nelle stesse ore a Milano ci saranno invece le manifestazioni dei movimenti anarchici, già autori di disordini in altre città durante i recenti cortei in difesa del detenuto Alfredo Cospito.
Domenica prossima invece gli ultrà azzurri, in occasione di Torino-Napoli, si sposteranno per la prima volta nuovamente in Italia dopo il divieto di due mesi imposto dal ministero dell’Interno a seguito degli scontri dell’8 gennaio sull’autostrada del sole con gli con ultrà romanisti, ai quali era stato poi comminato lo stesso divieto.