Il nuovo lavoro si intitola Blood Origin ed è ambientato moltissimi anni prima gli eventi della serie originale
Il giorno di Natale ha portato in regalo a tutti gli abbonati Netflix l’attesissimo spin-off di “The Witcher”, dal titolo “Blood Origin”. La serie è ambientata ben 1200 anni prima rispetto agli eventi della narrazione madre ed è incentrata su una missione che darà vita al primo witcher. L’azione prende vita prima della Congiunzione delle Sette Sfere, evento epocale nella narrazione di “The Witcher” e la serie di compone di 4 episodi, nati dalla curiosità dello showrunner, Declar de Barra, di scoprire come fosse il mondo prima degli eventi narrati in “The Witcher” e in particolare prima della caduta della civiltà elfica.
The Witcher: Blood Origin, trama e cast
Siamo, dunque, 1200 anni prima rispetto agli eventi di “The Witcher”, nel mondo degli elfi. Nella miniserie di Netflix 7 protagonisti, personaggi emarginati dei loro mondi, uniscono le forze contro una minaccia enorme, che li porterà a mettere via le loro divergenze e a combattere insieme. Per sconfiggere però questa minaccia, c’è bisogno di un mostro più grande e così si arriva alla plasmazione del primo Witcher, un evento epocale che poi verrà seguito da tutta un’altra serie di avvenimenti fino alla tanto agognata Congiunzione delle Sfere che unirà i mondi di elfi, uomini e mostri.
Essendo la serie ambientata ben 1200 anni prima i fatti della serie madre, i personaggi di “The Witcher: Blood Origin” sono completamente inediti. Troviamo Sophia Brown nei panni di Eile e Laurence O’Fuarain in quelli di Fjall, i due grandi protagonisti della serie. Insieme a loro Michelle Yeoh, che interpreta la micidiale Scian. Insieme a loro tutta un’altra serie di personaggi pronti ad arricchire una delle serie più attese di questo dicembre.