La serie dei record viene rinnovata a sorpresa per altre due stagioni, una scelta che nasconde una volontà ben precisa da parte di Netflix
“Dahmer” è stata la vera e propria serie rivelazione di quest’anno, capace di abbattere qualsiasi tipo di record e di diventare, in breve tempo, una delle serie più viste di sempre. Viene raccontata la storia del macabro serial killer Jeffrey Dahmer, interpretato in maniera magistrale da Evan Peters. Una storia autoconclusiva, che chiaramente non necessitava di una seconda stagione, eppure la serie di Ryan Murphy ha ottenuto il rinnovo persino per una terza stagione. Quali sono le motivazioni che hanno spinto Netflix a una scelta del genere?
Le motivazioni dietro al rinnovo di Dahmer
Sembra apparentemente senza senso la scelta di Netflix di rinnovare una serie che non ha letteralmente più nulla da dire, considerando che la storia di Jeffrey Dahmer si esaurisce nella prima stagione. In realtà, però, l’operazione è molto più complessa. La produzione di Murphy diventerà un’antologia, con ogni stagione incentrata su un killer diverso, tanto che il titolo principale della serie sarà “Mostro”, che appare anche, in realtà, il titolo originale di “Dahmer”.
La serie, quindi, continuerà raccontando le vicende di altri spietati serial killer. Non tornerà, chiaramente, Evan Peters, ma ci sarà un nuovo protagonista e una nuova storia da raccontare. Con quest’operazione Netflix spera di sfruttare il successo di “Dahmer” per raccontare anche altre vicende, che magari con serie a sé stanti avrebbero avuto meno risonanza. L’operazione della piattaforma digitale è sapiente e può sfruttare anche l’abilità di Ryan Muprhy con le serie antologiche, considerando che è l’autore di “American Horror Story”, uno dei prodotti di riferimento nel genere.
Insomma, quella che a primo impatto potrebbe sembrare una scelta insensata in realtà si rivela un’operazione molto furba, con cui Netflix sfrutta la visibilità di una serie destinata a concludersi per spingere altri prodotti che non avrebbero avuto questa eco mediatica. I numeri, d’altronde, sono ciò che più conta per Netflix e in tal senso “Dahmer” ha un potere irraggiungibile.