Dopo il successo della quinta stagione di Belve, debutta in prima serata su Rai Due il nuovo spin-off Belve Crime, ideato e condotto da Francesca Fagnani e prodotto da Fremantle. La prima puntata, in onda martedì 10 giugno alle 21.25, si apre con una testimonianza molto forte: quella di Eva Mikula, la donna che per due anni è stata la fidanzata di Fabio Savi, uno dei tre fratelli protagonisti della sanguinosa vicenda della banda della Uno Bianca.
Tra il 1987 e il 1994, la banda ha terrorizzato l’Italia con rapine, violenze e omicidi: 24 le vittime accertate e 114 i feriti. Quando Fabio Savi è stato arrestato, Eva Mikula era con lui. Oggi, davanti a Francesca Fagnani, la donna ripercorre quegli anni drammatici in una lunga intervista che si preannuncia intensa e controversa. Considerata da molti una “complice”, Mikula si è sempre definita invece una “vittima”. Sostiene di aver contribuito all’arresto della banda. A tal proposito, ha affermato: “Furono presi grazie a me“. Ma, la giornalista ha ricordato: “Ha parlato solo dopo l’arresto“.
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Belve Crime, le parole di Eva Mikula
Non manca il confronto su altre vicende delicate, come la richiesta, respinta, di Mikula di entrare nell’Associazione vittime nel 2015. Lei ha affermato: “Le famiglie vogliono il mio silenzio, rovino il loro decoro“. La discussione poi è diventata tesa anche sulla sua (poi annullata) partecipazione al reality La Talpa. Fagnani ha domandato: “Le sembrava rispettoso verso le famiglie?“. La replica è stata tranchante: “Quel programma mi avrebbe permesso di raccontare la mia verità“.
Alla domanda a chi debba chiedere scusa, Mikula ha sorpreso: “Le attendo io, dai familiari delle vittime“. Una risposta che ha acceso la reazione della presentatrice: “Le famiglie, in generale, non devono chiedere scusa a nessuno!“. Ma l’intervistata ha insistito: “Mi insultano da trenta anni, è un’istigazione al suicidio“.
Prima di ogni intervista di Francesca Fagnani, la storia dell’ospite viene introdotta da Stefano Nazzi, cronista e autore di successo. Belve Crime si presenta così come una trasmissione che scava nella mente di chi ha attraversato il male, di chi lo ha commesso o ne è rimasto travolto, offrendo al pubblico uno sguardo inedito sulle storie che hanno segnato la cronaca italiana.
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