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Sanremo, il Tar ancora non si è espresso: la decisione era prevista oggi

Il Tar oggi avrebbe dovuto comunicare se accettare o meno il ricorso presentato dal comune di Sanremo e dalla Rai, ma non è arrivata nessuna decisione: si pronuncerà entro una settimana

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Il Tar per la Liguria ha dichiarato illegittimo l’affidamento ‘diretto’ alla Rai, da parte del Comune di Sanremo, dell’organizzazione del Festival della canzone italiana“, è stato dunque stabilito. Così, dal 2026 verrà fatta una gara d’appalto per decidere chi si dovrà occupare dell’organizzazione della kermesse. E’ tutto partito da Sergio Cerruti, presidente Afi (Associazione Fonografici italiana), che vuole smantellare l’attuale organizzazione.

Oggi dopo il ricorso presentato sia dalla Rai sia dal comune di Sanremo, era attesa una decisione ed invece il Tar non si è pronunciato. Ansa infatti ha rivelato che oggi era attesa una risposta, dopo che la Rai era stata l’unica a partecipare al bando proposto dal comune. Pare comunque che entro una settimana verrà comunicata la decisione definitiva.

Oltre alla Rai, anche Sanremo ha deciso di fare ricorso e appellarsi al Consiglio di Stato: “Abbiamo assunto la decisione di ricorrere al Consiglio di Stato per continuare a tutelare il Comune in tutte le sedi. Intanto, ci siamo attivati immediatamente per predisporre la manifestazione di interesse“, ha detto il sindaco Alessandro Mager.

Sanremo: cosa cambierà dal 2026

Con questa nuova decisione, dunque, bisognerà aprire una gara d’appalto per l’intera organizzazione della kermesse. Inoltre, pare che non verrà effettuata una sola gara, bensì una per ogni settore interessato. Così facendo la progettazione verrà frastagliata e c’è la possibilità che il festival cambi anche rete.

Dunque il Tar ha dato ragione a Cerruti che non accetta più il fatto che la Rai si appropri della totale organizzazione e del marchio “Festival della canzone italiana“. Un bel guaio per la Rai che potrebbe veder sfuggire via somme di denaro molto alte e non solo: in qualche modo si potrebbe perdere quella che è l’essenza del festival.

Sanremo: per quest’anno resta in Rai

Il comune di Sanremo aveva fatto lo sgambetto e la Rai e, senza annunciare nulla, ha aperto un bando pubblico, dando la possibilità a tutte le emittenti di occuparsi del festival.

Nel bando sono state inserite alcune clausole come l’obbligo di avere almeno un canale in chiaro e di garantire al comune un punteggio di share che non si abbassi di 5 punti.

Ma alla fine al bando, nonostante si temesse che Discovery potesse tagliare le gambe agli avversari, non ha partecipato nessuno: solamente la Rai. Dunque a questo punto, a prescindere della decisione del Tar, sembra chiaro che ormai, almeno fino al 2028, il festival di Sanremo resterà sul primo canale.

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