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Sanremo resta in Rai, il sindaco: “Posso già chiamare Carlo Conti”

Il matrimonio tra la Rai e il Festival di Sanremo sembra destinato a durare, nonostante le prove di allontanamento del comune ligure. Adesso il sindaco Mager festeggia nonostante il rigetto del ricorso al Tar

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Nei giorni scorsi ha tenuto banco il dibattito circa la programmazione del Festival di Sanremo. Il 5 dicembre 2024 una sentenza del Tar della Liguria ha messo fine all’assegnazione diretta del festival dal Comune alla Rai a partire dall’edizione 2026.

Alla decisione del Tribunale regionale che aveva definito “illegittimo l’affidamento diretto” dell’organizzazione del Festival da parte del Comune di Sanremo, Viale Mazzini ha risposto facendo ricorso al Consiglio di Stato, la cui risposta era prevista il 22 maggio, ma che è arrivata solamente ora.

L’appalto per l’assegnazione del Festival di Sanremo

Nel frattempo, la Giunta comunale della città ligure aveva approvato la delibera per individuare un partner televisivo disposto ad organizzare e trasmettere le prossime edizioni del festival. All’interno di questa delibera il comune di Sanremo avrebbe chiesto il 30% in più rispetto a quanto di solito viene stabilito con la Rai. La percentuale riguarderebbe sia gli spot sia la messa in onda di altre quattro trasmissioni.

Secondo quanto diffuso da Ansa: “Potranno partecipare alla gara solo gli operatori a diffusione nazionale in chiaro, titolari di un canale generalista nazionale e che possiedano direttamente capacità di organizzazione di eventi di particolare rilevanza“. Inoltre: Il partner dovrà riconoscere al Comune una cifra non inferiore a 6 milioni e 500 mila euro, rispetto ai 5 milioni previsti dalla convezione ad oggi, e una percentuale non inferiore all’1% su tutti gli introiti legati ai proventi pubblicitari e allo sfruttamento dei marchi concessi. Il costo degli eventi collaterali e palchi esterni sarebbero a carico del partner“.

La Rai è vicina a trasmettere ancora il festival

Il Consiglio di Stato il 29 maggio si è pronunciato, rigettando tutti i ricorsi presentati, nonostante ciò la Rai è stata l’unica a partecipare al bando presentato dal comune: così il festival di Sanremo resta sul primo canale, almeno per tre edizioni (dal 2026 al 2028).

A far desistere l’emittente titolare di Nove dal partecipare all’offerta sono stati soprattutto i vincoli legati ai risultati d’ascolto. Il bando infatti prevede anche per il Comune di Sanremo, “senza costi, risarcimenti o indennità a carico dello stesso, la facoltà di far cessare il rapporto con il partner nel caso in cui una o più edizioni ottengano risultati d’ascolto inferiori di 15 punti rispetto alla percentuale media degli ascolti delle precedenti cinque edizioni del Festival“.

Dunque, il vincitore del bando, per non perdere il festival, si impegnerà a mantenere uno share alto che non potrà scendere di meno di 5 punti di share. Motivo per cui Warner Bros Discovery ha scelto di abbandonare la corsa per l’acquisizione dei diritti.

L’unico altro gruppo tv che sulla carta avrebbe potuto puntare al 50% di share con un suo Sanremo, oltre alla Rai, sarebbe stato Mediaset. Ma lo stesso Pier Silvio Berlusconi ha sempre smentito l’interessamento di un pezzo di storia della Rai, difficilmente riproponibile con successo da parte di altre emittenti.

Sanremo resta in Rai, il sindaco festeggia

Questa mattina il sindaco di Sanremo, Alessandro Mager ha esultato perché questa volta nessuno potrà rompere questo patto tra comune e Rai (almeno fino al 2028). Perciò all’Ansa ha detto: “Carlo Conti posso chiamarlo anche oggi pomeriggio, perché io l’ho conosciuto nel 2025, anzi, a fine del 2024. Siamo andati a cena qualche volta, è un uomo molto empatico. Con Conti si lavora bene“.

In realtà il conduttore aveva già rivelato che qualche artista gli sta mandando le proprie canzoni per partecipare al prossimo festival. Dunque per Conti è già iniziato il periodo di selezione, ma i cantanti che parteciperanno alla prossima edizione di Sanremo li verremo a sapere solamente a dicembre.

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