L’ 8 maggio è uscito il nuovo singolo di Annalisa, Maschio, oggi Simone Pillon ha espresso il suo disgusto per la canzone che secondo lui può essere considerata blasfema.
Ha riportato, in un tweet, alcuni estratti del brano per dimostrare di quanto sia offensivo nei confronti della religione cristiana. Non solo, si è chiesto come mai “non sfotti l’islam?“.
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Il tweet di Pillon, arriverà la risposta di Annalisa?
Simone Pillon ha pubblicato un tweet in cui ha criticato duramente il brano di Annalisa. La canzone estiva Maschio, ad un certo punto, recita:
Ma te lo giuro su Maria
L’amore cieco è una teoria
Non parli mai di gelosia
Ma io lo so
Anche un maschio a volte piange
Se fossi nella tua camicia, o anche più giù
Mi diresti: “Pervertita”, o peggio: “Fai tu”
Ma perdona i miei peccati come ha fatto Gesù
Come hai fatto con lе altre
Secondo Pillon queste parole sono blasfeme e da condannare. Ritiene che venga profondamente offesa la religione cristiana.
In un tweet quindi ha scritto: “Inneggia al cambio di genere, propone di invertire Adamo ed Eva e invoca Gesù e Maria come testimonial del transessualismo (te lo giuro su Maria, perdona i miei peccati come ha fatto Gesù)“.
Poi ha aggiunto: “Anche Annalisa prova a rilanciare le vendite con un patetico dileggio del Signore Gesù e della Beata Vergine Maria. Perché attaccano sempre la fede cristiana e non sfottono mai l’Islam? La paura fa 90 anche tra i provocatori blasfemi?“.
Inneggia al cambio di genere, propone di invertire Adamo ed Eva e invoca Gesù e Maria come testimonial del transessualismo (te lo giuro su Maria, perdona i miei peccati come ha fatto Gesù).
— Simone Pillon (@SimoPillon) May 19, 2025
Anche Annalisa prova a rilanciare le vendite con un patetico dileggio del Signore Gesù e… pic.twitter.com/J7Zd9uKH7J
I commenti al tweet di Pillon
In tanti hanno iniziato a prendere in giro Pillon dopo questo tweet. C’è chi gli ha fatto notare che il brano è anche uscito lo stesso giorno dell’elezione del nuovo Papa. C’è chi lo rassicura sul fatto che non verrà mai considerato da Annalisa. Ma c’è anche chi gli ha dato ragione, definendo Annalisa “satanista” e chi sostiene che in un altro Paese, sotto un’altra religione, una cantante non si sarebbe mai potuta permettere di pubblicare un brano del genere.
Dunque, per i cristiani il brano dell’artista può essere considerato offensivo? Finora Annalisa non ha risposto, ma probabilmente cercherà di non alimentare questa sterile polemica.
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