Durante un suo concerto Piero Pelù ha detto la sua sul referendum sostenendo che sia inammissibile invitare la gente a non andare a votare. Poi ha cacciato una bandiera della Palestina, chiarendo qual è il suo schieramento politico.
Secondo lui, in questo periodo storico, è molto importante andare a votare soprattutto per sostenere la democrazia. Attraverso il voto si esprime la propria preferenza e si fa sentire la propria voce.
Leggi Anche
Piero Pelù: “Siamo qui perché ci crediamo ancora in quella cosa che si chiama referendum”
Piero Pelù a Firenze, durante un suo concerto, ha dedicato qualche parola all’attuale situazione politica italiana. Come altri artisti, ha voluto prendere le distanze dalle parole di La Russa ed ha invitato la gente ad andare a votare in occasione del referendum che si terrà il prossimo 8 e 9 giugno.
“Siamo qui perché ci crediamo ancora in quella cosa che si chiama referendum. Naturalmente ognuno è libero di votare quel che ca**o gli pare, ma ci deve andare in un momento in cui lo sfascio generale della democrazia in Italia, ogni giorno viene fatta a pezzi, andare a far sentire la nostra voce attraverso un voto al referendum è fondamentale“, ha detto sul palco.
Poi Pelù ha criticato duramente Ignazio La Russa: “C’è un altro punto. Se uno che ha i busti di Mussolini in casa e mi dice di non andare al voto, io ci vado a votare i referendum, ca**o ! Eccome se ci vado!“.
Poi l’artista ha estratto una bandiera della Palestina ed ha spiegato che il giorno dopo l’avrebbe appesa in casa propria, fuori dalla finestra.
© Riproduzione riservata