Il 13 maggio inizierà la semifinale dell’Eurovision Song Contest e Michelle Hunziker è stata chiamata dalla Svizzera per condurre la gara, insieme a Hazel Brugger e Sandra Studer. In realtà la showgirl italo-svizzera presenterà solo la finale, poiché pare che Mediaset non le abbia concesso la deroga: il permesso speciale lo avrà solo per la finale del 17 maggio.
Michelle Hunziker è molto emozionata ma ha voluto sottolineare, al Corriere della sera, che la vedremo in una veste inedita, molto più seria: “Al servizio di un contest serio e istituzionale. È uno spettacolo, ma gli artisti sono lì a rappresentare i loro Paesi e si giocano tutto in 3 minuti. Non vedrete la Michelle che cazzeggia“.
Michelle Hunziker: “Resto neutrale come la Svizzera”
A Michelle Hunziker è stato chiesto per chi farà il tifo ma lei ha rassicurato che rimarrà neutrale. Essendo conduttrice non può schierarsi, anche se, dato che la Svizzera ha vinto nel 2024, non le dispiacerebbe se vincesse l’Italia con Lucio Corsi: “Non posso dire per chi faccio il tifo… Devo essere neutrale: come la Svizzera, mi viene l’esaurimento solo a pensarci…Visto che la Svizzera ha vinto nel 2024, il mio augurio va all’Italia. Lucio Corsi mi piace, porta qualcosa di estremamente originale rispetto a quello che si vedrà“.
E sui testi considerati volgari e sessisti la Hunziker ha un parere preciso: “È giusto che gli artisti possano esprimersi e rappresentare la realtà anche in maniera cruda, provocatoria o satirica. Quando leggo i testi dei rapper mi chiedo sempre cosa stia pensando il cantante“.
La conduttrice però chiarisce: “È come il cat calling: un complimento non dà fastidio, se diventa volgare sì… A me Guè, Lazza e Tony Effe piacciono. Quando sento i miei figli dire certe parole mi arrabbio, se le dicono cantando una canzone va bene“.
