Durante la seconda semifinale dell’Eurovision 2025, l’esibizione dell’artista israeliana Yuval Raphael è stata accompagnata da un’ondata di fischi, urla di protesta e bandiere pro Gaza sventolate tra il pubblico. A documentare la tensione in sala sono numerosi video diffusi in diretta sui social dalla Jakobshalle Arena di Basilea, che mostrano una realtà ben diversa da quella trasmessa in diretta televisiva.
Mentre sullo schermo apparivano solo applausi e consensi, i filmati amatoriali evidenziano chiaramente le contestazioni che hanno accolto la cantante al termine della sua performance. Si ipotizza che i suoni trasmessi siano stati potenziati in favore della diretta, probabilmente per coprire le proteste e mantenere un tono più neutro in TV. Le telecamere ufficiali, inoltre, non hanno mai inquadrato le decine di stendardi di Gaza visibili dal vivo nelle prime file.
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Tanto per saperlo la situa non era molto tranqui con Israele…#escita #ESC2025 #Eurovision2025 https://t.co/f46VFmHmNq pic.twitter.com/cSWZ3f26uG
— Giuseppe (@GiuseppeP96) May 15, 2025
Eurovision 2025, le parole di Yuval Raphael
La partecipazione di Israele all’edizione 2025 del concorso ha generato forti controversie. A differenza della Russia, esclusa nel 2022 dopo l’invasione dell’Ucraina, il Paese mediorientale è stato ammesso alla gara nonostante il conflitto in corso. A rappresentare il Paese è stata scelta Yuval Raphael, sopravvissuta al massacro del Festival Musicale Nova, avvenuto il 7 ottobre 2023 durante l’attacco di Hamas.
La ragazza, consapevole delle proteste che avrebbero potuto accompagnare la sua partecipazione, aveva dichiarato alla BBC: “Mi aspettavo manifestazioni come quelle affrontate da Eden Golan nel 2024. Ho provato a esercitarmi con rumori di sottofondo per non farmi distrarre, ma siamo qui per cantare e io canterò con tutto il cuore per tutti“.
Le due interpreti hanno dimostrato due atteggiamenti assolutamente diversi. Mentre quella attuale ha ammesso di voler intonare il suo brano per il mondo intero, quella dell’anno scorso aveva asserito che avrebbe voluto addirittura arruolarsi per prendere parte alla guerra.
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