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Al Bano porta la pace in Russia?

In questi giorni sta facendo discutere un video di Al Bano che è a San Pietroburgo per un concerto. Nonostante a causa della guerra aveva detto che non sarebbe più tornato lì adesso ha cambiato idea: merito dell'alto cachet

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Al Bano è a San Pietroburgo, dopo due anni di stop, è tornato in Russia a cantare. Aveva detto che avrebbe interrotto i rapporti con il Paese per via della guerra, aspettando che Putin si fermasse e cambiasse idea. Poi però ha deciso di riprendere i rapporti con lo stato russo.

Ma a fargli cambiare opinione pare sia stata una cosa molto invitante: il cachet altissimo. Questi soldi gli avranno “annebbiato la vista” tanto che in diretta al tg1 ha anche dichiarato che “non è come raccontano in tv, non ci sono le bombe in Russia“, dimenticandosi che ad essere bombardata è l’Ucraina.

Al Bano messaggere di pace strapagato

Ai microfoni del tg1 Al Bano ha sottolineato che: “Accendi la tv e dicono che qui ci sono bombe e cannoni ovunque. Tu li vedi?“, tanto che anche la giornalista si è trovata costretta a dirgli che la guerra in realtà si sta svolgendo in Ucraina.

https://twitter.com/grande_flagello/status/1936493361675842009

Ma niente paura: l’artista è convinto che sarà lui a portare la pace, facendosi portabandiera di questa missione e convinto che ci riuscirà. Infatti aveva anche annunciato, qualche giorno fa, che sarebbe riuscito nel tentativo e che lo avrebbero già chiamato per un grande concerto che si terrà a San Pietroburgo ad ottobre per la fine della guerra.

Dunque, probabilmente ritiene i telespettatori tanto ingenui da non pensare che lui sia lì né per portare la pace, né perché la guerra ormai è finita. E’ lì unicamente perché è stato pagato profumatamente e per un artista come lui rinunciare a questi tipi di viaggio significa dire di no a molti soldi.

Ma Al Bano non è l’unico perché Iva Zanicchi anche è lì per accompagnarlo in concerto, come Pupo che non ha mai smesso di recarsi in Russia per cantare. E per chi dice che la musica non c’entra nulla con la politica, dovrebbe ricordare anche che questi personaggi, con questi discorsi e accettando anche determinati cachet offerti dallo stato russo, è come se finanziassero l’economia del Paese aggressore.

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