Paola Cortellesi e C’è ancora Domani conquistano la Cina

Il film d'esordio alla regia dell'artista romana ha ottenuto un clamoroso successo internazionale, in particolare in Oriente dove ha superato il milione di spettatori, diventando simbolo globale della lotta contro la violenza sulle donne

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Il debutto alla regia di Paola Cortellesi con C’è ancora domani continua a mietere successi a livello internazionale, conquistando anche un mercato tanto vasto quanto complesso come quello cinese. Uscito nella Repubblica Popolare l’8 marzo scorso, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, il film ha già superato il milione di spettatori nelle sale, diventando il quarto lungometraggio italiano più visto di sempre in Cina.

Dopo l’Italia, è proprio la Cina il Paese in cui la pellicola ha registrato il maggior numero di spettatori. Un dato tutt’altro che scontato, come sottolinea Alessandro Caccamo, responsabile vendite internazionali di Vision Distribution: “Ottenere questi numeri in Cina è particolarmente significativo: è un mercato difficilissimo, in cui solitamente dominano solo film cinesi o americani. I titoli europei fanno molta più fatica”.

Paola Cortellesi osannata in Cina e nel resto del mondo

Determinante per il successo è stato il supporto del regista Jia Zhangke, figura di spicco del cinema cinese e Leone d’Oro a Venezia con Still Life, che ha scelto proprio il prodotto della Cortellesi per inaugurare la sua nuova casa di distribuzione.

La promozione in Cina è stata costruita attorno al tema centrale dell’opera: la lotta alla violenza contro le donne. Laura Mirabella, direttrice marketing e comunicazione di Vision, ha raccontato: “L’uscita l’8 marzo è stata una scelta simbolica e strategica. Ci ha colpiti molto l’interesse del pubblico cinese per la questione femminile, sentita forse più di quanto ci aspettassimo. Hanno voluto anche un poster specifico, diverso da quello internazionale, che enfatizzasse in modo forte e simbolico il messaggio del film: mostra solo la parte inferiore del volto della protagonista mentre si toglie il rossetto, lasciando due righe rosse sulla mano”.

Il successo di C’è ancora domani si è esteso ben oltre la Cina: il film è stato distribuito in 126 Paesi, con partecipazione a festival e premi vinti in tutti i continenti, dall’Europa all’America Latina, fino all’Africa e all’Asia. In Inghilterra, grazie a un accordo con Vue Cinemas, ha incassato 350mila sterline.

In Francia, il lungometraggio ha superato i 4 milioni di euro al botteghino, divenendo il film italiano più visto degli ultimi dieci anni. Ottime le performance anche in Danimarca (oltre 50mila spettatori in 10 giorni) e in Polonia (più di 100mila spettatori). Negli Stati Uniti, dove è uscito il 7 marzo, ha affrontato uno dei mercati più ostici per il cinema straniero, riuscendo comunque a ottenere visibilità.

Secondo Mirabella, una delle chiavi del successo globale risiede nella perfetta sinergia tra marketing e vendite internazionali: “Abbiamo imparato che è fondamentale coordinare le strategie di comunicazione tra buyer, distributori e mercati locali. Una best practice che stiamo già applicando anche al nuovo film di Ferzan Özpetek, Diamanti, già venduto in oltre 60 Paesi”.

Vision si prepara ora a presentarsi al mercato di Cannes con una line-up di 12 nuovi titoli e due annunci importanti. Intanto, l’eco del capolavoro di Paola Cortellesi continua a diffondersi, testimoniando come una storia profondamente italiana possa toccare corde universali, accendendo i riflettori su argomenti fondamentali come i diritti delle donne, la dignità e la libertà.

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