Michael Douglas è stato ospite del Taormina Film Festival per ritirare un importante premio, in occasione è stata trasmesso anche il film Qualcuno volò sul nido del cuculo, in una forma restaurata, dato che quest’anno il capolavoro compie 50 anni.
A proposito del film ne ha ripercorso la storia: “È il primo film che io abbia mai prodotto, ed è stato anche il più riuscito. È stata un’esperienza straordinaria perché si trattava di un film indipendente. Era un progetto che ho avuto la fortuna di ereditare da mio padre, che ne aveva acquisito i diritti, e che era tornato a teatro a Broadway. Io ero all’università, e stavo seguendo un corso di letteratura americana del Novecento. Tra i testi c’era quel romanzo di Ken Kesey, Qualcuno volò sul nido del cuculo, e lo lessi. Era una storia fantastica. Sapevo che mio padre l’aveva portato in scena a Broadway, e scoprii che stava cercando di vendere i diritti. Non riusciva a farne un film“.
Leggi Anche
Dopodiché convinse il padre a realizzarne un film: “Così andai da lui e gli dissi: ‘Per favore, lasciami provare’. All’epoca ero attore della serie Le strade di San Francisco, e non pensavo affatto alla produzione. Ma amavo questo progetto. E all’improvviso abbiamo fatto il film, e ha vinto l’Oscar. Che cosa ha significato per me? Mi ha fatto capire che avevo buoni istinti e che dovevo seguirli”.
Michael Douglas commenta la situazione degli Usa: frecciatina a Trump
A proposito di politica Douglas si è lamentato molto della politica del “Grande T“, non l’ha voluto nemmeno nominare. A proposito di ciò ha detto: “Sono nato in un anno molto difficile, il 1944, ma oggi le cose vanno molto peggio. Ci sono tante guerre e non si parla d’altro che di budget a livello militare. In tutto questo il mio Paese ha una grande responsabilità per il caos in cui viviamo e così io quando mi trovo con persone di altre nazioni mi scuso sempre con tutti“. L’attore e regista ha rivelato di vergognarsi molto di come il “Grande T” sta gestendo il suo Paese.
Poi ha aggiunto: “L’immigrazione è un problema in ogni Paese. Certamente anche in Italia ci sono problemi di immigrazione. Anche noi abbiamo problemi. Ma questo presidente ha creato un dramma tale per cui tutti questi immigrati erano assassini e stupratori, giusto? Ha creato questo ritmo martellante di: ‘Oh mio Dio, qui non ci sono che assassini e stupratori’ “.
E sul modo in cui sta gestendo l’immigrazione la politica di Trump chiarisce: “È un approccio molto pesante, che non risolve nulla”.
When asked about US President Donald Trump at the Taormina Film Festival, Michael Douglas apologized on behalf of the US and said, “I was born at the end of World War II, but in my lifetime, this is the worst time that I can ever remember” pic.twitter.com/dNXH0rjQ4k
— Deadline (@DEADLINE) June 10, 2025
© Riproduzione riservata