Dopo il successo globale della serie Netflix Mercoledì, Jenna Ortega si è ritrovata sotto i riflettori come mai prima. Ma, come ha raccontato in un’intervista intima a Harper’s Bazaar, la fama non è stata solo un sogno realizzato, ma anche un’esperienza destabilizzante.
L’attrice ha rivelato il lato più soffocante delle celebrità: pressione, perdita di libertà e la fatica di crescere sotto gli occhi di tutti. Nonostante sia crescita come “Disney kid“, Jenna Ortega sente oggi il bisogno di liberarsi degli stereotipi che le sono stati cuciti addosso e di essere riconosciuta come attrice adulta in ruoli più coraggiosi e maturi per costruire una carriera che le assomigli davvero.
Il successo per un’introversa Jenna Ortega
Ha recitato fin da bambina ma non era preparata all’enorme visibilità derivata dal ruolo della cupa studentessa della famiglia Addams. Una notorietà che ha finito per soffocarla: “Ero una persona infelice” ha confessato Jenna Ortega “la pressione, l’attenzione.. per una come me, introversa, è stato spaventoso“.
A soli 22 anni, l’attrice californiana ha già attraversato ansie profonde: “Una volta ho consumato l’Invisalign per quanto digrignavo i denti di notte“, racconta. Ma oggi trasmette una consapevolezza nuova: “Non sto più chiedendo il permesso di essere me stessa“.
Il set da rifugio a restrizione
Da bambina sostiene di essere stata tormentata da pensieri esistenziali e ogni giorno “il mondo stava per finire“. In questo caos, il set era l’unico rifugio e quando era fuori “era davvero difficile“. Eppure, rivedersi nelle clip le provocava disagio perché “si vedeva che cercavo di non sbagliare”.
Dopo il successo globale di Mercoledì, Jenna Ortega si è sentita etichettata e fraintesa. “Oggi essere un bullo online va di moda” osserva. E il personaggio di Wednesday, cinico e diretto, è diventato paradossalmente un’icona pop, “su tazze, magliette, scatole di cereali. Lei lo odierebbe!“.
Anche gli stereotipi hanno giocato il loro ruolo: “Faccio uno show che durerà anni, dove interpreto una studentessa, ma io sono una giovane donna“, ha spiegato “C’è qualcosa di molto paternalistico nell’essere vestita con un’uniforme da scolara”.
Il desiderio di una carriera oltre i vecchi copioni
Il suo obiettivo è lasciare nel cassetto quel copione troppo rigido e scegliere ruoli più maturi, complessi e coraggiosi. Ne è una prova la sua partecipazione a progetti come Death of a Unicorn, Klara and the Sun e The Gallerist, accanto a nomi del calibro di The Weeknd, Taika Waititi e Natalie Portman. Sono molto grata ai fan ma devo trovare un equilibrio tra ciò che vogliono loro e ciò che voglio io“.
Nell’intervista fa notare come il percorso non sia semplice. L’attrice parla delle difficoltà di essere presa sul serio dopo un passato da “Disney kid” e di come il sistema tenda a bloccare le giovani attrici in una immagine fissa. “Quando sei bassa, la gente ti guarda letteralmente dall’alto in basso“, dice, mettendo sotto la lente come l’aspetto fisico influenzi la percezione. “Se cambi, pensano che tu abbia perso qualcosa, che tu abbia venduto l’anima“.
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