Il 17 maggio si celebra la Giornata contro omotransfobia e bifobia, con l’obiettivo di sensibilizzare la società e combattere ogni forma di discriminazione verso la comunità LGBTQ+.
Il Cinema ha da sempre il potere di raccontare storie capaci di generare empatia, sfidare stereotipi e abbattere i muri dell’intolleranza. In un mondo che ancora genera isolamento e violenza, alcune pellicole si ergono come manifesti di resistenza, umanità e consapevolezza.
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Giornata contro omotransfobia, i film per sensibilizzare
Dopo aver appreso le parole del Presidente Mattarella al riguardo, ecco cinque film (+ uno), diversi per ambientazione e stile, ma uniti da una stessa urgenza narrativa: affermare il diritto all’identità, all’amore e al rispetto.
- Una giornata particolare (1977), Ettore Scola.
Ambientato nell’Italia fascista del 1938, l’opera segue l’incontro tra Antonietta (Sophia Loren), casalinga devota, e Gabriele (Marcello Mastroianni), un intellettuale omosessuale perseguitato dal regime. La delicatezza con cui si instaura il rapporto tra i due protagonisti invita lo spettatore a riflettere sulla libertà individuale e sulla dignità umana, anche nei contesti più oppressivi.
- The Danish Girl (2015), Tom Hooper.
Ispirato alla vera storia di Lili Elbe (Eddie Redmayne), una delle prime persone al mondo a sottoporsi a interventi chirurgici di riassegnazione di genere, questo lungometraggio è un potente inno alla libertà. La narrazione porta lo spettatore a confrontarsi con il dolore del rifiuto. Lili, con coraggio e vulnerabilità, in tempo non sospetti (gli anni Trenta) rompe il silenzio su una tematica molto forte.
- Chiamami col tuo nome (2017), Luca Guadagnino.
Un racconto di formazione e amore estivo tra Elio (Timothée Chalamet) e Oliver (Armie Hammer) nella campagna italiana degli anni Ottanta. Guadagnino offre uno sguardo intimo e sensuale sull’amore queer. È un film che celebra l’autenticità dei sentimenti e la complessità emotiva.
- I segreti di Brokeback Mountain (2005), Ang Lee.
Due cowboy, Jack (Jake Gyllenhaale) ed Ennis (Heath Ledger), si innamorano nel Wyoming degli anni Sessanta, in un contesto sociale rigidamente maschile e omofobo. La loro relazione, segnata da passione, silenzi e impossibilità, denuncia con grande potenza visiva la violenza del conformismo.
- A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar (1995), Beeban Kidron.
Tre drag queen attraversano gli Stati Uniti e approdano in una cittadina conservatrice, portando colore, ironia e umanità. Sotto l’apparente leggerezza, il film affronta la transfobia, la mascolinità tossica e il pregiudizio, mostrando come il dialogo e l’incontro possano trasformare una comunità. È un inno alla diversità come risorsa, non come minaccia.
★ Il ragazzo dai pantaloni rosa (2024), Margherita Ferri.
L’opera racconta la storia di Andrea, un adolescente sensibile e non conforme agli stereotipi di genere, preso di mira da compagni e ambiente scolastico. Il film esplora con delicatezza il peso del bullismo omofobico. Attraverso uno sguardo intimo e toccante, il prodotto audiovisivo dà voce a una tragedia reale. È un invito alla riflessione sull’accettazione e sulla responsabilità collettiva. (Recensione)
Non si tratta, dunque, di semplice intrattenimento, ma di strumenti di cambiamento. Guardare e discutere può educare, sensibilizzare e ispirare. Contrastare l’omotransfobia significa far sì che ogni identità possa trovare il proprio spazio, senza paura.
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