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Festa di Roma, 40 secondi, il docufilm su Willy Monteiro Duarte

Oggi alla Festa di Roma viene presentato il docufilm 40 secondi, che tratta della storia di Willy Monteiro Duarte. L'omicidio è accaduto a Colleferro la notte tra il 5 e il 6 settembre 2020

3 Min di lettura

Alla Festa di Roma oggi è stato presentato il docufilm 40 secondi che racconta la storia di Willy Monteiro Duarte, il ragazzo ucciso a Colleferro dai fratelli Bianchi.

40 secondi è diretto da Vincenzo Alfieri e tratto dall’omonimo libro di Federica Angeli, arriverà al cinema il 19 novembre. Lo scopo è quello di ricostruire con rispetto la vicenda di Willy Monteiro Duarte, il giovane ucciso a Colleferro nel 2020 mentre tentava di difendere un amico. Un modo per riflettere sulla violenza, il coraggio e la responsabilità collettiva.

I protagonisti sono: Francesco Gheghi, Francesco Di Leva, Enrico Borello e Sergio Rubini.

Festa di Roma, 40 secondi, la trama

Il film si apre con una giornata come tante, ci sono degli amici che si incontrano e ad un certo punto si accendono le discussioni. Inizia le liti e un sabato sera che prenderà una piega inaspettata. Nel giro di 40 secondi tutto cambia, vite vengono stravolte ed una, quella di Willy, viene spezzata.

40 Secondi vuole raccontare le ultime ore di Willy e delle persone che hanno ruotato attorno alla vita del ragazzo, poco prima che morisse. Lo scopo della pellicola non è quella di impressionare chi guarda ma di porgergli un racconto vero, anche straziante, dove la violenza non è uno spettacolo a cui assistere ma qualcosa da rifiutare, da cui stare lontani.

Il regista gioca sul contrasto tra luce ed ombre, proprio per sottolineare come quella allegria e spensieratezza di un giovane ragazzo di 21 anni, in 40 secondi, è stata spenta: dalla luce, improvvisamente, è calato l’oscuro.

Com’era morto Willy

Willy Monteiro Duarte è stato protagonista di una brutta storia di cronaca nera, ha perso la vita a soli 21 anni, la notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro, in provincia di Roma.  

Il 4 luglio 2022, in primo grado, la Corte d’Assise di Frosinone ha condannato i fratelli Marco e Gabriele Bianchi all’ergastolo. Nel luglio 2023, in appello, ai due sono state riconosciute le attenuanti generiche con la riduzione a 24 anni. Poi però la Corte di Cassazione ha annullato la decisione sulle attenuanti concesseed ha richiesto un nuovo giudizio d’appello.

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